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Il made in Italy conquista il Giappone, Lamborghini regina al Concorso d’Eleganza di Kyoto

La casa di Sant’Agata Bolognese ha fatto incetta di premi al “Concorso d’Eleganza di Kyoto” dove regina indiscussa è stata la 3500 GTZ capace di portare a casa il “Best in Show” oltre ai riconoscimenti come “Race and Prototypes” e “Best Zagato”. Premiate, inoltre, anche Countach, Miura e Diablo.
A cura di Matteo Vana
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Le auto italiane rappresentano una delle eccellenze nel mondo a quattro ruote e nel "Concorso d'Eleganza di Kyoto" il risultato ottenuto da Lamborghini ne è l'ennesima dimostrazione: la casa di Sant'Agata Bolognese, infatti, è stata la più rappresentata nella manifestazione, con ventidue vetture storiche iscritte sulle cinquantaquattro totali, conquistando il premio "Best in show" con una 3500 GTZ e portando a casa altri diversi premi di categoria.

Lamborghini al Concorso d'Eleganza di Kyoto - Credit Remi Dargegen, Lmaborghini
Lamborghini al Concorso d'Eleganza di Kyoto – Credit Remi Dargegen, Lmaborghini

La 3500 GTZ premiata come "Best in Show"

Un successo senza pari quello della casa del Toro: l'evento, che si è svolto nei giardini dello storico castello di Nijo, struttura risalente al 1603 quale residenza del primo shogun del Periodo Edo, Tokugawa Ieyasu, e patrimonio mondiale dell'Unesco, è stato dominato da Lamborghini capace di essere protagonista in quasi tutte le categorie. Miura, Espada, Islero, Jarama, Jalpa, Urraco, Countach, LM 002 e Diablo – provenienti da Europa, Stati Uniti e Giappone – hanno dato spettacolo, ma a vincere il premio più ambito è stata la 3500 GTZ che ha portato a casa il riconoscimento "Best in Show" con votazione unanime dopo essersi assicurata anche i premi "Race and Prototypes" e "Best Zagato", quest'ultimo messo in palio per celebrare i 100 anni della maison milanese.

Lamborghini 3500 GTZ - Credit Remi Dargegen, Lamborghini
Lamborghini 3500 GTZ – Credit Remi Dargegen, Lamborghini

Premiate anche Miura, Countach e Diablo

Quello conquistato dalla 3500 GTZ, però, non è stato l'unico premio portato a casa dall'azienda di Sant'Agata Bolognese: tra le vetture premiate, infatti, ci sono anche la Countach LP400 del 1975 in nero su interni nero, di proprietà di un collezionista del Giappone, che si è aggiudicata sia la classe "Lamborghini 1971-1985" sia il trofeo "Most desiderable to Drive" mentre la Miura SV del 1971, in verde su interni senape, ha portato a casa la classe "Lamborghini 1963-1970" e il trofeo "Best Lamborghini". Premiata, inoltre, la Diablo GT del 2000 che si è piazzata davanti a tutte nella classe "Lamborghini 1986-200"; un risultato, quello ottenuto dalla casa italiana che conferma, ancora una volta, l'eccellenza dei prodotti made in Italy nel mondo.

Lamborghini Miura - Credit Remi Dargegen, Lamborghini
Lamborghini Miura – Credit Remi Dargegen, Lamborghini
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