“Il miglior tempo” di Guido Meda

“Un giorno in spiaggia dico a Luca Achilli: ho scritto un libro. La di uno che cresce a motore. E lui: #ilmigliortempo! Detto fatto. Un genio”. Guido Meda presenta così su Twitter il suo nuovo libro, Il miglior tempo, edito da Rizzoli, una storia che segue le orme di un uomo, cresciuto giocando con le automobili, e che da sempre cammina in bilico tra donne e motori. E non per modo di dire. I motori sono quelli della tradizione familiare. Le donne sono la tata, la madre, la moglie, le figlie, le amiche. Un mondo al femminile capace di curare le ferite ogni volta che il gioco si fa troppo pericoloso.

“Un libro di casini vari” twitta Guido Meda, storica voce e volto del Motomondiale da quando la MotoGP è passata da Rai a Mediaset. In questo libro racconta la passione e le storie di uomini appassionati. Dalle Millemiglia del ‘56 a bordo di una Fiat 1100-103 Zagato, alla birichinata incendiaria di un bambino che rimette in moto una Renault Dauphine del ’58, alla notte d’amore in cui viene concepita la più bella delle automobili, in un crescendo di emozioni tra ragazzate e perdono, fughe liberatorie e carezze di conforto. Meda con questa storia ricerca il tempo migliore, quello in cui si raccontano le storie più belle, quello in cui ci si ferma a contemplare la propria macchina o la propria moto, che non è poi così tanto diverso dal “guardare con tenerezza la propria donna che dorme”.

“È una storia. Parla di amore per ruote, motori, famiglie, figli, donne, piloti, guai”. Pochi i centoquaranta caratteri per parlare di una paternità assaporata in un viaggio in moto o di una donna che tappezza cruscotti Fiat di stoffa a fiori. È una storia che si spinge fino al Sic, alla sua voglia di abbracciare, e a un giovanissimo Valentino Rossi. #ilmigliortempo