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Il mondo visto da un’auto a guida autonoma: l’esperienza VR mostra cosa “vedono” i sensori

Un laboratorio mobile aiuta a comprendere meglio il funzionamento della guida autonoma. Il guidatore potrà affidarsi unicamente al feedback dei vari sensori e radar che comunicano col cervellone di bordo.
A cura di Pietro Ginechesi
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Il mondo visto da un'auto a guida autonoma.

Vedere il mondo attraverso gli "occhi" di un'auto a guida autonoma, l'esperimento di Daimler in collaborazione con Moovel vuole mostrare al pubblico come ragionano le intelligenze artificiali, in base alle letture dei numerosi sensori di bordo. Il progetto “Who Wants to Be a Self-Driving Car” si basa su un piccolo veicolo dotato di tutti sensori attualmente utilizzati sulle vetture a guida autonoma in giro per il mondo. Questo laboratorio mobile sarà a disposizione dei visitatori della conferenza Push Ux di Monaco ed il festival Kikk in Belgio.

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Il laboratorio mobile di Moovelab e Daimler.

Comprendere la guida autonoma. Il progetto del laboratorio mobile di Moovel ha l'importante compito di farci comprendere come la guida autonoma rivoluzionerà il concetto di mobilità in generale. I "cervelloni" che guideranno le auto del futuro sfruttano una serie di sensori che forniscono input di varia natura al fine di "osservare" la strada e studiare al meglio la prossima mossa. Il veicolo utilizzato per il progetto “Who Wants to Be a Self-Driving Car” è basato su un semplice telaio spinto da un motore elettrico e guidato dal pilota tramite un joystick. Il guidatore è steso a a pancia in giù e vedrà la strada seguendo unicamente i dati forniti dai sensori e dalle telecamere, il tutto attraverso un visore VR.

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Il guidatore gestisce l'auto attraverso un joystick.

Cosa vedono le intelligenze artificiali. Il visore VR fornisce un feedback diretto da parte dei sensori di bordo e visualizza tutte le informazioni così come le legge il computer di bordo di un'auto a guida autonoma. Questo tipo di esperienza aiuta a comprendere meglio come le intelligenze artificiali analizzano la strada e prendono decisioni su come muovere la vettura. La particolare posizione immerge il guidatore all'interno del veicolo e migliora la percezione. La visuale fornita è creata basandosi sui dati forniti dalla telecamera 3D, che sfrutta un sensore per segnalare gli oggetti in movimento ed un Lidar (light detection and ranging) che riesce a calcolare al meglio la profondità e calcolare in maniera ottimale le distanze. Il guidatore si basa solo su questi elementi per muovere il veicolo attraverso il joystick dedicato.

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