Il nuovo Maggiolino attraversa la storia… dalla guerra al 2011
Che sia al Salone di New York 2011 o in qualsiasi altro luogo, la presentazione di un nuovo Maggiolino rappresenta sempre un passo importante nella storia dell'automobile. Storia che continua a prender vita proprio in queste ore, sotto gli occhi dei fortunati presenti presso gli stend Newyorkesi ed Asiatici con l'esposizione dell'ultima evoluzione, denominata Volkswagen Beetle.
Tuttavia, non si può parlare di questa vettura senza citare almeno in parte le evoluzioni intraprese nel corso degli secoli, in quanto la sua indimenticabile creazione risale a ben 73 anni or sono. Era il 1934 quando l'allora Adolf Hitler durante un discorso annunciò la propria decisione di spezzare i legami che rendevano le automobili un privilegio per benestanti, fomentando l'idea di motorizzazione di massa dietro il motto "l'auto non deve essere un privilegio".
A tal proposito furono due i progettisti interpellati per far fronte alla promessa dichiarata, Jacok Werlin (Mercedes-benz) e Ferdinand Porsche, il quale vinse il favore dell'assegnazione del progetto, che prevedeva la realizzazione di una vettura che fosse in grado di: trasportare 5 persone o tre soldati ed un mitragliatore, raggiungere i 100 km/h con consumi non superiori a 7 litri per 100 km, ma sopratutto ad un prezzo accessibile a qualsiasi ceto sociale.
A soli due anni distanza, si vide la realizzazione di tre prototipi, di cui due berline ed una cabriolet, dalla denominazione KdF-Wagen, "Auto della Forza attraverso la Gioia", in onore del Kraft durch Freude, ovvero il nome dell'ente dopolavoro-ricreativo statale. A tal punto, nel 1938, l'anche denominata Type 1, ovvero l'auto che ha fatto da base per tutti i futuri modelli compresi quelli attualmente in commercio, fu pronta secondo ordine delTerzo Reich per la produzione nell'enorme complesso Volkswagen (in tedesco: auto del popolo) situato nei pressi del castello di Wolfsburg e finanziato dagli stessi operai tramite trattenuta sullo stipendio settimanale, in cambio della promessa del futuro possesso della vettura. L'anno seguente, l'esposizione al Salone di Berlino, segnò di fatto la commercializzazione in tutti i diversi strati sociali.
Il primo modello creato da Ferdinand Porsche, era tondeggiante ed aerodinamico, sotto il cofano vi era un boxer 4 cilindri da 985 CC e 23.5 CV di potenza, con albero a camme e l'introduzione di valvole in testa. La denominazione Maggiolino, derivò invece solo successivamente quando una brochure pubblicitaria la definì "Der Kafer", per le linee che ricordavano molto quelle del classico coleottero.
Purtroppo però si preannunciavano tempi difficili con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che portò il celebre Type 1 alla conversione come utilizzo bellico. Di qui videro la creazione diversi nuovi modelli atti alla guerriglia tra cui ricordiamo la la Kubelwagen, utilizzata su qualsiasi tipo di fondo, che sia il manto ghiacciato della Russia o il caldo e sabbioso deserto; e la Schwimmwagen, dotata di trazione integrale e capace di "nuotare" ad una velocità di 10 km/h.
Il dopoguerra, lasciò gli edifici di Wolfsburg quasi completamente rasi al suolo, tuttavia ad Ivan Hirts, ufficiale inglese ed abile ingegnere meccanico, sotto sua stessa proposta e previa sorveglianza venne affidato l'arduo compito della ricostruzione e messa in produzione della casa prodruttrice, che fra le mille difficoltà nel 1945 riprese la sua incessante produzione. Arrivando a vendere sotto la guida di Heinz Nordoff che, prese le redini aziendali il 1 gennaio 1948, fino a quasi cinquantamila esemplari.
Un processo produttivo che continuò incessante negli anni e che vide variare le diverse caratteristiche dell'auto con l'inserimento di nuovi particolari come i tubless, paraurti maggiorati, sistema elettrico a 12 Volt o il lunotto posteriore ridisegnato da Pininfarina, fino ad arrivare nel 1972 alla creazione del primo Maggiolone, che vedeva completamente ridimensionato il proprio assetto e la propria gamma di motorizzazioni (1200-1300-1500), e del modello modello K 70, prima vettura a marchio VW con motore raffreddato ad acqua e trazione anteriore.
Era il 30 luglio del 2003, quando l'ultimo Maggiolino uscì dalla catena di montaggio portando a termine una carriera durata oltre 65 anni di produzione con alle sue spalle 21 milioni di esemplari venduti. Solo successivamente, nel 1998 la Volkswagen diede vita alla New Beetle, erede della storia sopracitata, costruita sulla base della Golf IV serie e commercializzata sempre nelle varianti berlina e cabriolet, ma con un aspetto più aggiornato tanto da essere definita "erede illegittima".
Ed eccoci qui, ai tempi odierni, giorni in qui la storia ed il presente si fondono sotto una semplice denominazione "New Beetle". Dettami stilistici d'epoca ed interni innovativi, sportivi ed al passo coi tempi, ricca tecnologia di bordo e motori benzina o diesel da da 105 e 200 cavalli. Dal prossimo autunno l'Italia torna al passato.