Il pieno di benzina si fa con la plastica riciclata: la rivoluzione parte dall’Italia
Mentre il mercato automotive gode di una netta ripresa, l'incubo di una penuria di carburante fossile è sempre più presente. La ricerca di nuove forme di alimentazione ha portato allo sviluppo della tecnologia ibrida con l'utilizzo dei motori elettrici. Lo sviluppo di tecnologie a zero emissioni avviene in maniera molto rapida ma al momento le elettriche non trovano ancora spazio nel mercato locale. La motivazione principale risiede nei prezzi ancora poco accessibili e la scarsa diffusione di infrastrutture dedicate. Oltre ai classici metano e GPL, in Italia la speranza arriva da una giovane startup che è al lavoro per la sintetizzazione di un nuovo biocarburante realizzato con materiali di scarto.
Il biocarburante derivato dalla plastica
Tutto parte da Torino, dove la startup Sintol ha deciso di riutilizzare una ex centrale termoelettrica nel piccolo comune di Front. Lo stabilimento è stato convertito alla produzione di un biocarburante sintetico totalmente Made in Italy. L'inedito carburante è prodotto partendo dalla comune plastica riciclata. Nell'impianto sono presenti dei catalizzatori, che riscaldano la plastica a temperature di circa 400 ° C. Così facendo si innesca un processo di pirolisi catalitica, che riduce notevolmente le emissioni di CO2 impedendo alla plastica di bruciare. Il carburante prodotto risulta inoltre privo di zolfo e metalli.
Gian Claudio Faussone, ingegnere e CEO di Sintol, si dichiara molto ottimista sul futuro del suo progetto:
Per ogni tonnellata di plastica utilizzata nel processo si contribuisce a ridurre di mezza tonnellata le emissioni di CO2 nell’ambiente. La quantità che pensiamo di produrre è di 3.000 tonnellate all’anno, cioè lo 0,2% del consumo annuale di carburante italiano. Questo risultato ci incoraggia ad andare avanti in quanto il mercato potenziale è molto grande.
L'innovazione parte dall'Italia
Il mercato italiano è molto sensibile all'introduzione di nuovi biocarburanti, principalmente a causa dell'alto tasso di dipendenza da petrolio e altri combustibili non prodotti localmente. In Europa il tasso di dipendenza medio è del 53%, il Bel Paese si accosta ad un preoccupante 76,9%. Il progetto di Sintol è parte integrante dei finanziamenti "FaciliTo giovani" nati per sostenere le giovani startup italiane tramite il programma Torino Social Innovation. Sintol è una startup ben nota su terreno nazionale e può vantare la vittoria della Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta 2015, una gara che ha premiato le migliori idee di business sviluppate presso gli incubatori dei poli universitari del piemontese: I3P del Politecnico di Torino, 2i3T dell'Università degli Studi di Torino, Enne3 dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale e Pépinière d’Entreprises Espace Aosta.