Il presidente FIA Jean Todt: “Nel 2021 potrebbero tornare i rifornimenti in gara”
La Formula 1 è al lavoro per rivedere i regolamenti a partire dal 2021 che, nelle intenzioni della FIA, dovrebbero rendere la categoria ancora più spettacolare: tra ipotesi più o meno ardite per cercare di migliorare la massima serie del motorsport ce n'è una che sta già facendo discutere e che prevederebbe il ritorno ai rifornimenti in gara, vietati dal 2010 perché considerati troppo pericolosi.
La proposta del presidente Todt
Un passo indietro importante che potrebbe portare a un ritorno all'antico: in passato, infatti, i rabocchi di benzina durante il Gran Premio erano una prassi e un modo per diversificare le strategie rendendo più appassionanti le gare. Un'idea, quella di reintrodurre i rifornimenti a gara in corso, che arriva direttamente dal presidente FIA, Jean Todt, convinto che la soluzione possa essere utile per migliorare lo spettacolo in pista.
Le macchine sono diventate troppo pesanti ed è qualcosa di cui abbiamo discusso. Personalmente sono favorevole e ho già proposto un primo sondaggio tra i team. Inoltre sto spingendo per far analizzare cosa significherebbe reintrodurre il rifornimento di carburante. Se questi venissero nuovamente consentiti si potrebbero avere auto più leggere alla partenza della gara ed anche più piccole – sono state le sue parole ai cronisti durante il weekend di Silverstone -. Quando sento che sarebbe più costoso, mi viene da ridere. Vedendo i motorhome delle squadre non credo che sarà l’introduzione di questo costo ad ucciderle.
Il futuro della Formula 1 potrebbe quindi prevedere un ritorno al passato: i rifornimenti, infatti, hanno rappresentato un pezzo importante nella storia della Formula 1 sia per quanto riguarda la strategia sia per guadagnare posizioni sfruttando magari il minore quantitativo e la possibilità di una sosta più corta ai box. Una proposta che dovrà essere valutata e che potrebbe quindi rappresentare un nuovo cambiamento per quanto riguarda la F1, unica categoria del motorsport nella quale sono attualmente vietati.