Il team principal Ferrari Mattia Binotto: “Nessun ordine di scuderia, dobbiamo essere i migliori”
Il duello tra Ferrari e Mercedes, nel 2019, scriverà l'ennesimo capitolo di una storia che sembra infinita: soprattutto nelle ultime due stagioni, infatti, le scuderie sono sempre state vicine lottando ruota a ruota praticamente in ogni Gran Premio disputato. Quest'anno la Rossa, almeno a giudicare dai test pre stagionali del Montmeló, sembra partire leggermente davanti, ma solo l'Australia -dove si correrà la prima gara del mondiale – dirà se sarà così o meno.
Il pensiero di Mattia Binotto sulla nuova stagione
A Maranello sono convinti di aver creato una vettura in grado di lottare ad armi pari con le Frecce d'argento, dominatrici assolute dell'era ibrida e capaci di vincere ben 5 mondiali consecutivi. La Ferrari vuole interrompere lo strapotere e per farlo conterà sulle capacità di Sebastian Vettel e Charles Lecerc che nei test hanno impressionato; il team principal del Cavallino, Mattia Binotto, però non è certo che a Melbourne si vedrà un dominio della Rossa.
Vincere in Australia? Non mi piace scommettere, preferisco concentrarmi sul lavoro. Considero la nostra auto molto bilanciata – ha spiegato in conferenza stampa – e questo dà sicurezza ai piloti. E' una macchina guidabile, stabile in frenata. Questa è la cosa che mi è piaciuta di più. Per vincere dovremo essere i migliori e ancora non lo siamo. Vorrei vedere macchina nel complesso più affidabile. Ordini di scuderia? Dobbiamo pensare alla Ferrari. Leclerc è un ottimo pilota, sta cercando di imparare a lavorare con i nostri tecnici. Non sono questi test che ci stanno convincendo rispetto alla nostra scelta di prenderlo in Ferrari. Non chiederemo a Charles di far passare Vettel, ma essendo già campione e molto esperto per ora è Seb il pilota di riferimento.
Una ulteriore precisazione, quella del team principal, che ha ribadito come la Ferrari non chiederà a Leclerc di far passare il suo compagno di squadra, come successo nel 2018 in Mercedes con Bottas e Hamilton, ma che sarà il 4 volte campione del mondo la punta di diamante della scuderia italiana. Difficile dare torto a Binotto, soprattutto considerando il curriculum del tedesco rispetto al giovane compagno di squadra, arrivato alla sua seconda stagione in Formula 1. Nessun ordine di scuderia, quindi, ma la consapevolezza che il monegasco dovrà guadagnarsi i gradi in pista; almeno inizialmente sarà lui a rincorrere, ma l'importante in casa Ferrari sarà massimizzare il bottino di punti guadagnati in ogni gara per centrare il grande obiettivo del 2019, ossia quello di tornare ad essere campioni del mondo.