Imola, la vittoria ‘senza festa’ di Schumi nel giorno di Pasqua
Domenica prossima, nel giorno di Pasqua, tutto il Circus della Formula 1 sarà impegnato sul circuito di Manama per il Gran Premio del Bahrein dove ci sarà il terzo atto della sfida tra Mercedes e Ferrari, dello scontro tra Lewis Hamilton e Sabastian Vettel. In quel giorno di festa ci sarà dunque una gara da cui ci aspetta molto, nella quale ci si aspetta, dopo il ritorno dei tanto attesi sorpassi, un duello ruota a ruota tra il britannico e il tedesco. Non sarà però la prima volta nella storia della Formula 1 che un GP si disputa a Pasqua. Infatti, in diverse occasioni, le monoposto hanno onorato la festa cristiana in pista, come successe, per esempio, il 20 aprile 2003 in occasione del GP di San Marino, quando Michael e Ralf Schumacher regalarono uno delle pagine più emozionanti di questo sport.
Il sabato nero dei fratelli Schumacher
La Ferrari, vera dominatrice delle stagioni passate, sbarca nel circuito di Imola in seria difficoltà: sia Rubens Barrichello che Michael Schumacher sono infatti fermi a quota 8 punti in classifica a 16 lunghezze dal leader Kimi Raikkonen. Ma a turbare il tedesco non è il distacco dal finlandese ma un fatto decisamente esterno alla pista: proprio alla vigilia del gran premio infatti, dalla Germania arriva la notizia della morte di Elisabeth, madre del campione di Hurt da tempo afflitta da una dolorosa malattia.
In pista per onorare la mamma
Il dramma familiare getta nello sconforto sia Michael che il fratello Ralf, che qualche ora prima avevano conquistato rispettivamente la prima e la seconda posizione in qualifica. Nonostante ciò, i due fratelli decidono di scendere comunque in pista la domenica, ma con il lutto al braccio, provando a mantenere salda la prima fila in condizioni psicologiche molto particolari («Mia madre avrebbe voluto vederci correre oggi – dirà il ferrarista nel dopo-gara – Lei amava essere sulle piste e vederci guidare i kart nella vecchia pista di casa. I nostri genitori non hanno mai fatto mancare il loro supporto nei nostri confronti, e hanno reso possibile il fatto che noi siamo diventati ciò che siamo ora»).
Il surreale GP di Michael e Ralf
Alla partenza è la Williams di Ralf ad avere lo scatto migliore, superando immediatamente il fratello e portandosi in testa, proprio davanti a Michael. Raikkonen invece, partito dalla sesta posizione, parte bene e si mette all’inseguimento dei due piloti teutonici. Davanti tutto rimane invariato fino alla prima serie di pit-stop, quando l’alfiere del Cavallino approfitta di un errore del fratello in pit-lane per riportarsi al comando della corsa. Anche nelle successive soste, i meccanici del team di Maranello si rivelano perfetti nella strategia, così come quelli della McLaren per Raikkonen che scavalca Ralf. Nonostante un’ultima sosta problematica, anche Barrichello riesce a superare il più giovane degli Schumacher, conquistando il terzo posto e spodestando dal podio il tedesco della Williams.
Michael: sessantacinquesima vittoria, zero voglia di festeggiare
Ma è dopo la bandiera a scacchi che lo spettacolo della pista lascia spazio alle emozioni umane. Michael, nonostante il dolore per la morte della mamma, decide ugualmente di salire sul podio trattenendo a stento le lacrime durante l’esecuzione degli inni nazionali. Una cerimonia che si conclude senza festa e senza stappare il classico champagne, in doveroso rispetto per il lutto che ha colpito la famiglia Schumacher. Per il campione della Rossa si tratta della 65esima vittoria in carriera, mentre per la Ferrari è il 160° successo in Formula 1, ma nessuno sul podio di Imola ha davvero voglia di festeggiare.