Scajola è favorevole agli incentivi, ma solo se concordati con le parti sociali
“Il governo vuole accompagnare il percorso degli incentivi con il contributo delle forze sociali per tornare presto alle condizioni di mercato”, una frase, questa, estrapolata da un discorso molto più corposo legato alla vicenda di Termini Imerese. Questa è la frase pronunciata dal ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, intervento al tavolo di lavoro legato alla vicende dello stabilimenti palermitano e non solo.
Dall’altra parte del tavolo è seduto Ernesto Auci, responsabile Relazioni istituzionali di Fiat, che preso la parola ha tenuto immediatamente a precisare: “Fiat non è un'azienda assistita. Sugli incentivi per il 2010 il governo è totalmente libero di decidere per il bene del Paese. Il Gruppo Fiat è pronto ad aiutare e sostenere le proposte di riconversione da parte della Regione Sicilia per mantenere in vita l'occupazione anche quando la produzione cesserà”.
Malgrado lo Stato ritenga la Fiat “un asset fondamentale per il Paese e il governo intende agevolarne l'attività”, il messaggio dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, assente quest’oggi,è comunque arrivato forte e chiaro: la Fiat chiuderà lo stabilimento di Termini Imerese, non curandosi affatto della possibilità che il Governo quest’anno possa non far partire i tanti attesi incentivi statali.