Incentivi statali GPL e Metano: per le auto a gas sono finiti
Aiutare il mondo dell’auto è una necessità inevitabile, pena la perdita di migliaia di posti di lavoro. A nulla sono serviti gli appelli, le osservazioni lungimiranti e le loro smentite, gli incentivi statali per la quattro ruote non sono stati confermati e la loro assenza manca a tutti, ma proprio a tutti. Con la fine del fondo MSE che incentiva la trasformazione degli autoveicoli a Gpl e metano, il Consorzio Ecogas ha annunciato la creazione di una lista d’attesa, che non permette di accedere al contributo in modo diretto ma di godere degli incentivi qualora qualcuno annulli la propria operazione.
E dire che nel mondo l’80% degli impianti a gas è frutto dell’ingegno italiano, Landi Renzo può essere un valido esempio, di un settore che nel nostro Paese mette in gioco un capitale umano di tutto rispetto, che a causa della mancata conferma degli incentivi statali potrebbe essere messo a rischio come sottolinea il direttore di Consorzio Ecogas, Alessandro Tramontano: “Non bisogna dimenticare poi che sono 6.000 e più le officine specializzate nell'installazione di impianti a gas si tratta di piccole realtà imprenditoriali artigiane che impiegano una forza lavoro indelocalizzabile, essendo la loro attività legata al territorio. La prosecuzione dei contributi potrebbe ancora salvare il capitale umano e tecnologico creato in questi anni”.
Il direttore del Consorzio Ecogas ha poi aggiunto: “Gli operatori del settore attendono con urgenza nuovi fondi, pena il blocco del mercato, che metterà a rischio investimenti e posti di lavoro”.