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Incidente a Schumacher: caduto per colpa di un sasso (FOTO/VIDEO)

Sabine Kehm, portavoce del Campione: “Non è vero che andava a tutta velocità”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non la velocità, ma la sfortuna. E' questa la versione che Sebine Kehm, portavoce di Michael Schumacher dal novembre 1999, ha tenuto a precisare quest'oggi. "E' stata una catena di circostanze negative e sfortunate" – ha spiegato la bionda addetta stampa del Campione tedesco – "Non è vero che andava a tutta velocità. Stava sciando in neve fresca tra una pista rossa e una blu. Aveva appena aiutato un amico a rialzarsi dopo una caduta. In una curva ha preso un sasso sotto lo sci che lo ha sbalzato in avanti facendolo finire contro una roccia". Una versione, insomma, che fa a pugni con quella di cui finora si era parlato, ovvero di un Michael Schumacher sbalzato dall'alta velocità e che sbatteva contro le rocce dopo aver perso il controllo della discesa.

Di diverso parere Olivier Simonin, direttore dell'impianto dove è avvenuto l'incidente: "Non lo possiamo dire con certezza, ma di sicuro" – ha spiegato – "il punto in cui è avvenuto l'incidente è un fuori pista dove erano caduti almeno una ventina di centimetri di neve fresca. I cartelli indicano perfettamente i percorsi, per cui chi si avventura in quelle zone tra due piste lo fa a suo rischio e pericolo". La procura di Albertville ha aperto un'inchiesta sull'incidente, ma Simonin appare fiducioso: "Noi siamo del tutto tranquilli" – ha aggiunto – "Adesso vedremo cosa dirà l'inchiesta, ma, per quanto ci riguarda, le segnalazioni di pericolo e delle zone dove sciare sono presenti in gran numero. Ovviamente siamo terribilmente colpiti per l'accaduto, è stato un vero shock per tutti. Ma per l'impianto e per i soccorsi, noi abbiamo fatto il massimo".

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