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Incidente Angel Nieto, il rapporto della Polizia dà la colpa al conducente

L’unica testimone oculare, una donna portoghese, ha fornito una versione diversa da quella della donna che alla guida dell’auto ha tamponato il quad dell’ex campione spagnolo.
A cura di Valeria Aiello
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Angel Nieto .- Getty Images
Angel Nieto .- Getty Images

A quattro mesi dal tamponamento che è costato la vita ad Angel Nieto, la relazione fatta dagli agenti della Polizia Locale Santa Eulalia di Ibiza e della Guardia Civil fa luce sulla dinamica dell’incidente. La stampa spagnola è riuscita a leggere il rapporto redatto dagli agenti, nella cui principale conclusione dà la colpa al conducente dell’auto che ha colpito il quad guidato dal 12 +1 campione del mondo.

La donna non si è accorta della bassa velocità con cui circolava il veicolo che la precedeva e lo ha tamponato, spingendo il suo conducente a proiettarsi sulla parte anteriore” c’è scritto nel rapporto. La conducente, una signora tedesca di 38 anni che abitualmente risiede sull’Isola, era risultata negativa al droga test e si era difesa affermando che c’erano tre metri tra la sua macchina e il quad, e che stava procedendo a bassa velocità. La donna sostiene che Nieto ha frenato e che lei non è riuscita a evitarlo, adducendo anche due attenuanti, confermate nella relazione: “Sia la luce di posizione posteriore che la luce di frenata erano coperte dal fango, impedendo che fossero visibili agli altri utenti della strada” e  “l'indicatore di direzione posteriore destro era staccato dalla sua regolare posizione, benché funzionante, ma difficile da vedere”.

L'unica testimone oculare

L’unica testimone oculare, una donna portoghese, ha però fornito una diversa versione. “Andavo al lavoro e stavo guidando nella direzione opposta alla loro, circolavano un quad e una Fiat, erano molto vicini… A un certo punto la Fiat ha colpito il quad da dietro e il conducente è stato sbalzato” ha riportato la donna che arrivava nella direzione opposta. Nieto stava svoltando a destra verso un parcheggio, con “il casco in testa, ma era slacciato”. Non precisata la velocità dei due veicoli dove il limite è di 90 km/h. Nella relazione, infine, si nota che dopo l’incidente entrambi i veicoli sono stati spostati e che questo ha ostacolato la ricostruzione.

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