Incidente Biaggi, su quella pista di Latina morì Romboni durante il ‘Sic Day’
Una spalla rotta, forte dolore alle costole. Max Biaggi sta bene, non è in pericolo di vita. L'incidente che lo ha visto protagonista sul circuito di Latina per fortuna non ha avuto gravi conseguenze: trauma toracico, non spinale. Il pilota romano è sempre stato cosciente, al punto da aver spiegato ai medici la dinamica del ruzzolone sull'asfalto. E' stato lui stesso ad alzarsi prima che i soccorritori lo adagiassero sulla barella per trasportarlo in ambulanza verso l'elicottero che lo avrebbe portato all'Ospedale ‘San Camillo' di Roma. Lì è stato raggiunto dai familiari (suo padre ha subito tranquillizzato tutti sulle sue condizioni), dalla compagna Bianca Atzei e dalla ex fidanzata, Eleonora Pedron.
Cosa è successo? Cosa ha causato lo scivolone del campione capitolino? Sul lungo dell'incidente è giunta la polizia per i primi accertamenti e per registrare i rilievi che chiariranno le causa del sinistro avvenuto sulla pista del ‘Sagittario' che si trova lungo la Pontina: la stessa sulla quale in diverse occasioni si era allenato in passato e che domenica prossima, 11 giugno, lo avrebbe visto ai nastri di partenza della gara degli Internazionali di Supermoto in classe Onroad.
La morte di Romboni durante il ‘Sic Day'
A quel serpentone d'asfalto è legato uno dei ricordi più tristi per gli appassionati delle moto, proprio su quella pista nel 2013 si era consumata una tragedia: un incidente mortale nel quale aveva perso la vita il giovane pilota Doriano Romboni, nei primi Anni '90 fece parte delle ‘frecce tricolori' (proprio con Max Biaggi e Loris Capirossi) che rilanciarono i colori azzurri nel Motomondiale classe 250. Un episodio che sembrò una sorta di maledizione, un brutto scherzo del destino: Romboni si spense proprio nel giorno in cui partecipava al Sic Day, il memorial organizzato per commemorare Marco Simoncelli, l'ex pilota della MotoGp a sua volta morto in pista ma durante una gara.