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Incidente Bianchi, Burti: “Le probabilità di recupero di Jules sono basse”

L’ex pilota di Formula 1 ha parlato delle condizioni del pilota francese a 18 giorni dall’incidente di Suzuka.
A cura di Vito Lamorte
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Luciano Burti, ex pilota di Formula 1 e ora commentatore a tempo pieno per l'emittente brasiliana Globo, parla delle condizioni di Jules Bianchi e lo fa in maniera non proprio rassicurante. Negli ultimi giorni si è parlato poco del pilota francese che circa 18 giorni fa fu protagonista di un brutto incidente finendo sotto un mezzo di recupero durante il Gran Premio del Giappone. L'ex pilota di Formula 1 di Jaguar e Prost, Luciano Burti, a San Paolo Radio Jovem Pan ha dichiarato: "Parlando con le persone che conoscono la situazione meglio di me, la possibilità di recupero è molto bassa. Se sopravviverà, sembra che le sue possibilità di vivere senza conseguenze sono anche molto basse. È molto triste sentire queste cose di un giovane pilota di talento come Bianchi. L'ho visto più volte passare il suo tempo insieme a Felipe Massa. Purtroppo sappiamo che le probabilità di ripresa totale di Bianchi non sono molto buone, ma è un miracolo che non sia morto all'istante. Bisogna essere consapevoli di questo".

Quando è stato riportato il dato della decelerazione di Jules Bianchi, dagli almanacchi è uscito che lo stesso Luciano Burti, allora alla Prost, a Spa nel 2001, fu protagonista di un brutto incidente che vide una picco pari ad 80 G. Analoga situazione a quella di Heikki Kovalainen. Il pilota finlandese della McLaren a Barcellona nel 2008 andò ad infilarsi a 130 chilometri orari sotto una barriera di pneumatici ma se la cavò senza riportare conseguenze fisiche particolari. Il più pericoloso di tutti, secondo molti addetti ai lavori, sarebbe quello di David Purley che nel 1977 nelle qualifiche del Gran Premio d'Inghilterra si schiantò facendo riscontrare una decelerazione di 179.8 G.

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