Incidente Bianchi, la Marussia ha incitato via radio a forzare?

Secondo alcune fonti della FIA, citate da Auto Bild, affermano che Jules Bianchi non abbia rallentato prima dell'incidente. Secondo quanto riportato dal giornale tedesco ci sarebbero elementi secondo i quali sarebbe stata addirittura la Marussia a incitare via radio il suo pilota, che rischiava di perdere la posizione sulla Caterham di Marcus Ericsson. Sempre Auto Bild afferma che il Gps della Marussia riporta questi dati abbastanza precisi: al giro 40 Jules Bianchi percorreva il primo settore in 43”346 mentre al giro successivo passa a 43”621. Una decellerazione molto lieve. Nel secondo settore, il pilota transalpino riusciva addirittura a recuperare: 51”160 invece di 51”395 del passaggio precedente. Infine, nel terzo settore viene riscontrato un  22”309 contro 22”395 del giro 40. Secondo quanto viene esposto, Jules Bianchi avrebbe accelerato negli ultimi due settori ma nel frattempo era stata esposta la bandiera per il fuori pista di Adrian Sutil, uscito appunto al giro 41 mentre era appena alle spalle del francese della Marussia. Secondo quanto affermato dalla FIA, a cui ha fatto eco il magazine tedesco, la scuderia di Banbury avrebbe incitato Bianchi a spingere perché Marcus Ericsson della Caterham, in quel momento dietro al francese, stava recuperando terreno dopo avere cambiato le gomme, passando dalle intermedie a quelle da pioggia estrema, in quel momento più competitive. Si tratta sempre e solo di voci e non c'è nulla di ufficiale, ma se queste venissero confermate ci sarebbe una responsabilità diretta della Marussia nell'incidente.

Intanto nel pomeriggio la scuderia inglese ha diffuso l'ultimo comunicato sulle condizioni di Jules Bianchi dopo le parole del padre del pilota transalpino Philippe che ha dichiarato: "Ogni volta che il telefono suona, pensiamo che sia l’ospedale per dirci che Jules è morto. I danni sono severi, non sappiamo come si evolverà".