Incidente Bianchi, Smedley su sicurezza F1: “Abitacoli chiusi? Sarebbe semplice introdurli”

L'incidente di Jules Bianchi ha fatto tornare in primo piano la necessità di trovare una soluzione che sia in grado di proteggere nel miglior modo possibile la testa del pilota, che è la parte più esposta e a più rischio ancora oggi. Sono stati fatti passi da gigante nella sicurezza dei piloti ma questo potrebbe essere un ulteriore passo per scongiurare situazioni come quella si sta vivendo ora in Formula 1. La FIA ha aperto un'inchiesta su quanto accaduto l'altro giorno a Suzuka, ma ora la cosa principale è che dall'ospedale di Yokkaichi arrivino notizie positive sul pilota francese della Marussia. Tornando sulla sicurezza dei piloti, la FIA ha già fatto diversi test per valutare i diversi materiali impiegabili nella protezione della testa del pilota senza giungere a nessuna conclusione. Rob Smedley, ingegnere senior alla Williams, ha dichiarato ad Autosport: "Da un punto di vista tecnico, sarebbe qualcosa di molto facile da introdurre. È un qualcosa a cui abbiamo guardato molto nelle riunioni delle commissione tecnica e su cui siamo andati avanti e indietro". L'ingegnere britannico ha respinto al mittente tutte le critiche e considerazioni sul fatto che un tettuccio potrebbe snaturare il concetto di monoposto: "Cambierebbe l'aspetto delle vetture di Formula 1, il che suppongo possa far discutere, perché al momento sono a piloti a ruote scoperte, con abitacoli aperti. Questo cambierebbe un po' una Formula? Penso che se si confrontano le macchine del 2014 con quelle del 1950, quando iniziò il Mondiale, non sono così simili. Per me l’estetica non è sicuramente un elemento di discussione, magari per altri sì".