Incidente Schumacher: stava aiutando una bambina in difficoltà (video)
Nuovi elementi giungono dalle ricostruzioni degli inquirenti e della stampa che stanno provando a riassemblare il puzzle attorno alla terribile caduta sulle nevi di Michael Schumacher che è costata al campione tedesco l'immediato ricovero d'urgenza all'ospedale di Grenoble, due interventi chirurgici alla testa e il coma farmacologico indotto dall'equipe medica che ne sta monitorando ora dopo ora la lotta contro la morte. Dopo le importanti dichiarazioni dell'amico Hubertus von Furstenberg, presente al momento della caduta, che ha confermato l'impatto sulle rocce e il casco in frantumi, la ‘Bild' sembra essere riuscita a ricostruire, attraverso nuove testimonianze, la dinamica dell'accaduto.
Secondo il quotidiano tedesco, Michael Schumacher avrebbe "inciampato" su una roccia sporgente dalla neve perchè si era distratto nell'aiutare una bambina, figlia di un conoscente. L'ex pilota tedesco avrebbe lasciato la pista battuta e si sarebbe addentrato per una ventina di metri sulla neve fresca fra le piste "Biche" e "Mauduit" proprio per dare aiuto alla giovane sciatrice caduta. Nessuna alta velocità, nessuna spericolatezza avventata: solo sfortuna e casualità a seguito di un gesto d'altruismo. Così scrive la ‘Bild' che sottolinea anche un altro fatto che avrebbe potuto contribuire alla disastrosa dinamica dell'incidente.
Michael Schumacher avrebbe urtato così il primo sasso senza essere concentrato sul proprio tracciato ma la perdita d'equilibrio e l'impatto fatale sarebbero sopraggiunti perchè uno dei due sci non si sarebbe sganciato al momento giusto. "Bild" ipotizza infatti che a distrarre Schumacher durante la caduta, evitandogli di proteggersi il capo con le mani, possa essere stata la circostanza per cui uno degli sci sia rimasto attaccato allo scarpone. La polizia francese li ha comunque sequestrati entrambi. Nella ricostruzione della stampa tedesca è stato confermato che Schumacher al momento dell'arrivo dei soccorsi (arrivati sul posto in 4 minuti) era in grado di parlare, ma si trovava in stato confusionale. L’elicottero è poi partito dalla pista alle 11,30 ma ha dovuto fare una sosta intermedia all’ospedale di Albertville-Moutiers, per permettere ai medici di assicurare per mezzo di tubi la respirazione artificiale della vittima, trasferita successivamente a Grenoble dove Schumi è arrivato verso le 12,40.