Incidente tra moto e auto a guida autonoma, la colpa è del centauro
La tecnologia delle auto a guida autonoma è ancora molto nuova per cui c’è grande attenzione ogniqualvolta accade un incidente che ne coinvolge una. Ultimo in ordine di tempo, è un incidente che si è verificato sulle strade di San Francisco, in California, tra una Chevrolet Bolt EV a guida autonoma e un motociclista alla guida di una Honda S90 del 1996.
Moto contro auto autonoma, la colpa è del centauro
Secondo il rapporto dei tecnici e forze dell’ordine che hanno ricostruito la dinamica dello scontro, l’auto in modalità autonoma stava cambiando corsia, spostandosi dalla quella centrale di tre corsie a quella di sinistra. L’auto aveva però interrotto la manovra dopo aver rilevato che lo spazio a sinistra stava diminuendo, per riportarsi nella corsia centrale dove nel frattempo, dalla corsia si sinistra, sopraggiungeva il motociclista. Al momento dell’impatto la Chevrolet stava viaggiando a circa 20 km/h mentre la Honda S90 intorno ai 30 km/h, motivo per cui la polizia sostiene che il centauro stesse tentando di superare l’auto a destra in condizioni non ottimali. “Le nostre auto a guida autonoma sono messe alla prove in ambienti difficili e imprevedibili perché solo così possiamo ottenere una migliore tecnologia e più sicurezza sulle strade” ha fatto sapere il gruppo general Motors attraverso un suo portavoce. “In questo caso, il motociclista ha cambiato corsia prima che fosse sicuro di farlo” ha aggiunto gruppo statunitense, confidente nel fatto che la colpa sia solo del motociclista. L’incidente, tuttavia, lascia delle questioni aperte sulle decisioni operate dai veicoli a guida autonoma, specialmente nelle situazioni di pericolo in cui un conducente umano avrebbe potuto provare diverse strategie per evitare l’incidente. Forse la Bolt avrebbe completato con più aggressività il cambio di corsia, spostandosi sulla sinistra mentre lo spazio a disposizione iniziava a diminuire, oppure sarebbe tornata nella corsia centrale, lasciando quel tanto di spazio che bastava alla moto per completare la manovra.