Incidenti, errori in manovra, soliti difetti: Monaco non permette distrazioni
Raikkonen, Nasr, Verstappen: non è la griglia di partenza del Gp di Monaco, ma i piloti che si sono dovuti piegare al destino avverso della pista monegasca. E mentre Ricciardo volava, facendo registrare un tempo stratosferico e conquistando la pole position davanti a Rosberg e a Lewis Hamilton, gli inconvenienti si susseguivano.
Meccanica messa a dura prova
Ancor prima del via ufficiale arriva la prima sciagura: Raikkonen è costretto a sostituire la scatola del cambio, la sentenza è già scritta nel regolamento. Il finlandese sarà costretto a partire cinque posizioni indietro rispetto a quella ottenuta in qualifica che, in soldoni, significa che il pilota Ferrari scatterà dalla undicesima posizione. Ma la sfortuna è in agguato, le componenti meccaniche targate Maranello non sembra godere di particolare fortuna, ma stavolta la vettura coinvolta è la Sauber di Nasr. All'uscita del tunnel la vettura del brasiliano fuma dal posteriore, non è difficile intuire il problema: il propulsore cede, le sue qualifiche durano appena una manciata di secondi. Non c'è due senza tre, i proverbi difficilmente sbagliano: ed ecco che, seguendo sempre la stessa regola, anche Lewis Hamilton è costretto a fermarsi. Per l'inglese un problema al motore mentre usciva per completare la Q3, il turno di prove decisivo. Il britannico scende comunque in pista conquistando la terza posizione.
L'errore che non ti aspetti
Ma se nei primi due casi si tratta di sfortuna o, per chi non crede alla Dea bendata e al suo alter ego, di inaffidabilità, il terzo è chiaramente un errore umano, arrivato da chi sembra essere stato programmato proprio per non sbagliare mai, il ragazzino che ha scritto la storia, Max Verstappen. Il figlio d'arte, grande protagonista del Gp di Spagna dove ha trionfato tenendo dietro entrambe le Ferrari, tocca il guard rail alla chicane delle piscine, il braccetto dello sterzo salta e, dopo il cordolo, la Red Bull si stampa contro le barriere protettive. Qualifiche ancora una volta interrotte, il Gp di Monaco non consente errori. Dopo la gloria per la prima vittoria, Verstappen sarà costretto a mangiare la polvere partendo dall'ultima posizione.