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Incidenti in auto, la Polizia potrà controllare e sequestrare lo smartphone

A stabilirlo è la Procura di Pordenone che con la direttiva numero 4414 ha dato via libera agli agenti che potranno controllare telefonini e tablet per verificare se l’incidente grave è stato causato dal loro utilizzo. Per chi si rifiuta è previsto il sequestro dell’apparecchio e a perquisizione personale.
A cura di Matteo Vana
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Smartphone alla guida
Smartphone alla guida

L'uso del cellulare alla guida è spesso causa di incidenti tanto che 3 sinistri su 4 sono causati dalla distrazione, spesso dovuta allo smartphone. Un fenomeno che sembra non accennare a diminuire tanto che la Procura di Pordenone, su input della Procura generale di Trieste, ha stabilito che in caso di incidenti stradali gravi, con feriti o morti, la Polizia potrà verificare telefonini, tablet e agli altri dispositivi di comunicazione presenti all'interno dei veicoli coinvolti nel sinistro per stabilire se l'incidente è stato provocato dal loro utilizzo, con tutte le conseguenze penali e civili che ne derivano.

L'automobilista dovrà mostrare agli agenti il cellulare

Troppo spesso, infatti, gli automobilisti perdono la concentrazione per controllare mail, rispondere ai messaggi o chattare con gli amici; la direttiva numero 4414 del 26 giugno 2018 è stata emanata proprio per mettere un freno a questo fenomeno puntando a contrastare il crescente fenomeno degli incidenti provocati dai dispositivi tecnologici. In caso di incidente gravi, nel quale quindi siano coinvolte persone ferite o addirittura decedute, l'automobilista dovrà collaborare con gli agenti mostrando cellulare, tablet e ogni altro dispositivo tecnologico nell'abitacolo, per permettere alla Polizia di verificare eventuali interferenze con la condotta di guida.

Per chi non collabora scatta il sequestro dello smartphone

Per chi si rifiuta, come riportato dal portale dirittoegiustizia.it, scatterà la perquisizione personale con il sequestro dell'apparato. I dispositivi elettronici saranno verificati in loco, in particolare quello del conducente, che avrà la facoltà di farsi assistere da un avvocato e nel verbale redatto verrà segnalato se, al momento dell'impatto, erano aperte chat o messaggi coincidenti. Una stretta importante per contrastare il numero crescente di incidenti stradali dovuti all'uso smisurato dei telefoni anche alla guida, principale fonte di distrazione per gli automobilisti. Un deterrente che non è escluso possa essere applicato anche in altre Regioni italiane per mettere un freno alla distrazione causata dallo smartphone.

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