Incidenti stradali, 1 italiano su 2 non lascia i propri dati per la testimonianza
La possibilità di essere coinvolti in un incidente, quando si è al volante, è una di quelle eventualità che ogni automobilista mette in conto: ma qualora dovesse verificarsi quanto sono disposti a fare da testimoni? Una domanda alla quale una ricerca commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat ha provato a dare una risposta rilevando come, in barba al senso civico, più di un italiano su due (55,7%) dopo aver assistito ad un sinistro, non ha lasciato i propri dati né alle autorità né alle persone coinvolte nell'incidente.
Molto spesso, infatti, coloro che assistono ad un incidente stradale sono restii a farsi coinvolgere anche se questo dipende dal tipo di sinistro al quale si è assistito: quando si tratta di incidenti con soli danni ai veicoli, il 63,7% dei testimoni ha dichiarato di essersi allontanato senza lasciare i dati di contatto, mentre in caso di incidente con feriti la percentuale di chi ha collaborato con le autorità o con chi era coinvolto nel sinistro aumenta notevolmente e solo il 39,9% se ne va senza lasciare i dati necessari per poter poi essere rintracciato. Numeri che crescono ulteriormente se ad essere coinvolti sono i cosiddetti utenti deboli se ci sono pedoni, siano essi feriti in modo grave o meno, il 67,4% ha dichiarato di essersi fermato per dare la propria disponibilità a testimoniare, mentre se si tratta di incidenti con coinvolgimento di veicoli a due ruote (moto, scooter o biciclette), la percentuale di coloro che si sono offerti di collaborare con le forze dell’ordine per chiarire la dinamica del sinistro supera il 50%.
Perché gli italiani preferiscono non testimoniare
A testimoniare meno volentieri sono le donne, tanto che il 58% di loro se ne è andato senza dare i propri dati contro il 53,3% del campione maschile, mentre dividendo il campione per età anagrafiche i rispondenti con età compresa fra i 60 ed i 74 anni sono quelli che meno spesso hanno collaborato con forze dell’ordine o incidentati (39,2%) mentre i più disponibili sono quelli con età compresa fra i 25 e i 34 anni. Diversi i motivi che spingono le persone a non lasciare i propri dati impedendo così alle forze dell'ordine o agli automobilisti coinvolti di essere rintracciati: il 42% lo ha fatto perché riteneva inutile lasciare i propri riferimenti mentre il 20,5% semplicemente perché
nessuno glielo ha chiesto. Il 13,1%, invece, si giustifica dicendo che c'erano già altri testimoni o, ne 6% dei casi, perché erano già intervenute le autorità.