Indian Car of the Year 2010 alla Tata Nano
L’India è il futuro dell’industria dell’automobile. Tutti stanno concentrando le proprie attenzioni sul subcontinente indiano, chi per un motivo chi per un altro. Ma tutti puntano lì, al paese di Sandokan, Gandhi e della Tata Nano. Quest’ultima sta facendo parlare veramente molto di sé, sia in un senso positivo che in uno negativo.
Iniziamo con quello negativo. Secondo il quotidiano Hindustan Times molti degli acquirenti della nuova auto super low cost, venduta ad appena 1.700 euro, vedendo i tempi lenti, estremamente lenti, per la consegna della vettura, hanno deciso di disdire la prenotazione. Secondo il quotidiano sarebbe del 15% la fetta di acquirenti che hanno disdetto la prenotazione, pari a circa 200.000 clienti. Un danno non da poco per la Tata Motors, che ha commentata piccata: "il fenomeno dell'annullamento delle prenotazioni non è insolito nel nostro settore. Il nostro impianto di Pantnagar ha una capacità di produzione limitata ma ci proponiamo di consegnare 100.000 vetture entro la fine del 2010".
Passando invece alla notizia positiva, la Tata Nano si è aggiudicata il premio Indian Car of the Year. La concorrenza battuta della piccola ed economica Tata Nano è veramente degna di considerazione: Chevrolet Cruze, Honda Jazz, Fiat Linea, Fiat Grande Punto, Maruti Suzuki Ritz, Mahindra Xylo, Skoda Superb, Tata Indigo Manza e Toyota Fortuner. Sembra che ad accattivare la giuria, composta da 11 giornalisti del settore, sia stata l’idea di lanciare sul mercato una vettura low-cost per fronteggiare la crisi economica che impera nel settore.
Eugenio Tinto