Infernale Dakar: nona tappa sospesa per le condizioni proibitive. Goncalves out
Sulla carta sembrava essere una delle tappe più facili, per lo meno per quanto riguarda il chilometraggio, ma invece la nona speciale della Dakar 2016 si rivela un vero e proprio inferno. Il programma prevedeva 151 chilometri di trasferimento per moto e quad (111 per auto e camion) ed una speciale corta di “soli” 285 chilometri. Ma questi 285 chilometri sono presto diventati una trappola proibitiva, che ha costretto la Direzione Gara ad intervenire nuovamente nello svolgimento della corsa e decretare un traguardo anticipato al Check Point 2, a circa due terzi della speciale. Dopo le piogge torrenziali dei giorni scorsi, oggi è stato il caldo micidiale a rendere, nel vero senso della parola, infuocata questa giornata di gara. Ad inizio speciale la temperatura sfiora i 40 gradi. A farne le spese maggiori ovviamente i motociclisti, stremati delle condizioni estreme. Al traguardo anticipato al CP2 Toby Price e la sua KTM si concedono una nuova vittoria, mentre Carlos Sainz prende le redini del team Peugeot. I due piloti sono entrambi in testa alla classifica generale. Da segnalare purtroppo l’incidente che ha visto coinvolto il camion di assistenza di Lionel Beud e che ha causato una vittima.
Carlos Sainz primo di giornata e nuovo leader in generale
La difficile giornata inizia con l’attacco dello squadrone Mini ai danni delle Peugeot. Nasser Al-Attiyah prova subito a forzare il ritmo, ma ai primi Way Point è Orlando Terranova a dettare il passo. Le Peugeot appaiono un difficoltà nella prima parte della speciale con Cyrils Despres impegnato a mantenere la quinta posizione. Peterhansel e Sainz hanno un gap di circa 4 minuti da Terranova e lottano tra loro per l’ottava e nona posizione. Il guizzo di Sainz arriva nella parte più difficile, ovvero sulle dune. Prima ci prova Nasser Al-Attiyah ad attaccare, ma poi è lo spagnolo a ritrovare le doti di navigatore del deserto e a guadagnare posizioni su posizioni. La classifica “congelata” al CP2 lo vede vincitore di giornata e nuovo leader della classifica generale, dopo che Stéphane Peterhansel segna un ritardo di 7 minuti. Secondo Erik Van Loon (Mini) e terzo l’ottimo Mikko Hirvonen, sempre su Mini.
Il giallo del rifornimento: Peterhansel rischia la squalifica
Al termine della giornata di ieri, il team Mini ha presentato un ricorso contro Stèphane Peterhansel, accusandolo di aver effettuato un rifornimento in una zona non autorizzata al termine della speciale. Gli ufficiali di gara hanno pertanto aperto un’inchiesta per verificare i fatti. Il caso diventa quanto mai spinoso per il Team Peugeot che potrebbe vedere squalificato il proprio pilota, oppure penalizzato di 6 ore. Bruno Famin, direttore sportivo del team, prende le difese della propria squadra, sottolineando che: “Il rifornimento era legale, perché segnalato sul Road-Book. Non capisco il senso di questo reclamo e non ci resta che attendere per vedere se sarà confermato”.
Goncalves fuori dai giochi e via libera per Price
I motociclisti hanno realmente sofferto le pene dell’inferno in questa tappa da Belén a Belén. Il caldo e le dune soffici sono stati ingredienti micidiali. Solo Toby Price e pochi altri sono riusciti a passare indenni dal tratto di dune prima del CP2, mentre la maggior parte dei piloti si sono arresi alla innumerevoli insabbiature. Price è partito oggi con una marcia in più ed al primo Way Point registrava già 2 minuti di vantaggio su Goncalves, che diventavano 3 al CP1. Per il portoghese in sella alla Honda l’inferno iniziava poco prima del CP2, quando la sua CRF Rally si ferma per un problema al radiatore, forato dopo l’urto con un arbusto. Ancora una volta l’angelo custode del Team Honda HRC, Paolo Ceci, insieme a Mika Metge, riescono a salvare Goncalves, che però accusa un ritardo incolmabile da Price, che vola letteralmente sulla speciale. Il distacco di Price sugli inseguitori è imbarazzante: la classifica lo premia al CP2 con 7 minuti e 10 secondi su Kevin Beanvides e con 10 minuti e 33 su Stefan Svitko. Difficile, se non impossibile, per tutti riprendere l’australiano.
DAKAR 2016 – Classifiche generali dopo la nona tappa
Auto: 1. Sainz (Peugeot) 28:39:24 – 2. Peterhansel (Peugeot)+00:07:03 – 3. Al Attiyah (Mini) +00:14:38 – 4. Hirvonen (Mini) +00:34:50 – 5. De Villiers (Toyota) +00:53:18
Moto: 1. Price (KTM) +29:53:15 – 2. Svitko (KTM) +00:24:47 – 3. Quintanilla (Husqvarna) +00:32:14 – 4. Benavides (Honda) +00:33:05 – 5. Meo (KTM) +00:40:37
Quad: 1. Patronelli (Yamaha) 36:27:33 – 2. Patronelli (Yamaha) +00:01:13 – 3. Hernandez (Yamaha) +00:40:09 – 4. Gonzalez Ferioli (Yamaha) +00:50:48 – 5. Karyakin (Yamaha)+01:05:49
Camion: 1. De Rooy (Iveco) 28:30:46 – 2. Nikolaev (Kamaz) +00:27:12 – 3. Villagra (Iveco) +00:41:24 – 4. Versluis (Man) +00:44:00 – 5. Van Genugten (Iveco) +00:45:02