Interlagos 2007, Raikkonen in Rosso sul tetto del mondo
La storia della Formula 1 ci ha regalato delle imprese incredibili che hanno aperto degli scenari inimaginabili e assolutamente impronosticabili alla vigilia. In particolare ci sono delle gare che rimarranno per sempre nella memoria degli appassionati di automobilismo, e non solo, perché diventate pietre miliari degli annali dello sport in generale. Una di queste è sicuramente quella che si corse sul circuito di Interlagos il 21 ottobre 2007 e vide protagonisti tre piloti che ancora oggi, a distanza di 10 anni, sono tra le principali stelle del Circus: Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Fernando Alonso.
Raikkonen alla stagione d’esordio in Ferrari
In quella stagione Raikkonen arriva in Ferrari per prendere il posto di prima guida lasciato vacante da Michael Schumacher, ritiratosi al termine del Campionato Mondiale dell’anno precedente. L’esordio nel Gran Premio d’Australia al volante della F2007 è da favola: pole position, giro più veloce e vittoria. Dopo due terzi posti consecutivi arrivano però i problemi: ritiro in Spagna, 8° a Montecarlo, 5° in Canada e 4° negli Stati Uniti. Poi la ripresa con sette podi (3 vittorie, 2 argenti e 2 bronzi) nelle successive otto gare. Ma ancora non basta perché il distacco dal leader Hamilton a due gare dal termine della stagione è di 17 punti, con soli 20 disponibili. Ma la vittoria del ferrarista in Cina davanti all’altra McLaren di Fernando Alonso, con il britannico costretto al ritiro, nel penultimo appuntamento mondiale, riapre i giochi in vista dell’ultimo GP.
Il titolo iridato si decide in Brasile
Si arriva così in Brasile per l’ultima corsa dell’anno con Hamilton in testa con 4 lunghezze di vantaggio sul compagno di scuderia e 7 sul finlandese del team di Maranello. La lotta per il titolo si sarebbe quindi decisa lì. Il sabato in qualifica le Ferrari e le McLaren si alternano in griglia: la pole la conquista il padrone di casa Felipe Massa che al suo fianco in prima fila avrà Lewis Hamilton, mentre alle loro spalle partiranno Raikkonen, terzo, e Alonso.
La lotta in casa McLaren premia Kimi
Pronti, via e le Ferrari prendono subito il largo: Raikkonen passa Hamilton e si porta dietro al compagno di squadra. Dietro le due Frecce d’Argento lottano tra di loro e a pagarne le conseguenze e il britannico che nel tentativo di chiudere lo spagnolo, sbaglia una curva e finisce al decimo posto. Il momentaneo leader del mondiale comincia la sua rimonta ma a causa di un problema al cambio, che lo fa arretrare fin in fondo al gruppo, conclude la gara solo al settimo posto. Intanto Raikkonen si è portato in testa davanti all’altra Ferrari di Massa che riesce a tenere dietro Alonso. In questo modo si arriva alla bandiera a scacchi e il finlandese diventa campione del mondo con 110 punti contro i 109 punti dei due piloti McLaren.
Raikkonen sicuro dell’alloro solo un mese dopo
Kimi Raikkonen però, nonostante la grande impresa compiuta, ha la conferma di essere diventato campione del mondo nell’anno del suo esordio con la Rossa solo il 17 novembre, quasi un mese dopo la fine della gara brasiliana. Infatti, al termine di quell’ultimo Gran Premio l'ordine di arrivo finale è stato ufficializzato con diverse ore di ritardo a causa di irregolarità rilevate nella temperatura della benzina della BMW di Robert Kubica e Nick Heidfeld (rispettivamente 5° e 6° al traguardo d’Interlagos) e della Williams di Nico Rosberg (4°), ma i giudici decidono di non penalizzare i piloti in esame. La McLaren decide allora di presentare un riscorso dichiarato non valido solo il 17 novembre, confermando così il titolo a Raikkonen e chiudendo definitivamente la stagione.