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Istat, in Italia ci sono sempre più auto ma scarseggiano le autostrade

Il Bel Paese, con 625 vetture ogni 1.000 abitanti, ha il più alto tasso di motorizzazione d’Europa ma presenta una delle più basse intensità di autostrade del Vecchio Continente. Sul fronte della sicurezza stradale, invece, con 54,2 episodi per milioni di abitanti occupa la 14esima posizione a livello europeo.
A cura di Matteo Vana
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Gli italiani non rinunciano all'automobile nonostante una rete autostradale non ancora sufficiente: è questo il responso del rapporto Istat "Noi Italia" che riassume diverse statistiche per capire meglio il Bel Paese. Il tasso di motorizzazione, infatti, risultata essere il più alto in assoluto con un valore di 625 vetture ogni 1.000 abitanti. Dopo aver subito un arresto nel 2013, fermando la propria ascesa intorno alle 608 auto/1.000 abitanti, la quota di automobili pro capite cresce per il terzo anno consecutivo; nel 2004 il valore non superava 587 punti base.

Troppe auto per poche autostrade

L'automobile, per gli italiani, sembra essere un bene al quale pochissimi riescono a rinunciare. Davanti a noi, ad oggi, ci sono solo Lussemburgo e Malta, concorrenti dal peso specifico meno significativo rispetto alle grandi nazioni europee. Se da un lato il parco auto è il più ampio d'Europa dall'altro, però, la rete viaria non appare sufficiente: A livello infrastrutturale, l'Italia dispone di autostrade per 6.943 km che si traduce in un indice di ospitalità di 1,8 km/10.000 autovetture: un dato che non è in linea con i valori di Spagna, Germania, Francia che possono vantare valori compresi tra i 2,9 e i 6,9 km. La nostra penisola, infatti, presenta una delle più basse intensità di autostrade del Vecchio Continente con differenze sostanziali anche all'interno del territorio stesso dove il Nord spicca mentre il Centro è sotto la media.

Tante vetture e poche autostrade rappresentano un problema anche per la sicurezza stradale. Il numero delle vittime di incidenti stradali rispetto alla popolazione residente nel 2016, infatti, si conferma superiore a quello dei principali partner e alla media europea. L'Italia, con un tasso di 54,2 episodi per milioni di abitanti, occupa la 14esima posizione a livello europeo, ben dietro a Regno Unito, Germania, Spagna e Francia. La mortalità stradale presenta a sua volta differenze territoriali significative: il numero di morti per milione di abitanti è più elevato della media complessiva in 15 regioni. Al contrario, rispetto al 2010, Valle d'Aosta, Umbria, Molise, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Liguria hanno ridotto di oltre il 30% il numero delle vittime.

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