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Istat, l’auto guida la ripresa della produzione industriale italiana: +2,7%

La produzione di auto è cresciuta del 44,9% rispetto al 2014 portando il dato dei primi sette mesi dell’anno a +44,2%. Squinzi avverte: “Rischioso parlare di ripresa”.
A cura di Vito Lamorte
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Piccoli segnali incoraggianti per l'economia italiana. La produzione industriale nel mese di luglio 2015  è tornata a crescere dopo il calo di giugno. L'Istat ha registrato un aumento dell'1,1% rispetto al mese precedente e del 2,7% rispetto a luglio 2014. Nella media dei primi sette mesi dell'anno la produzione industriale è cresciuta dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A spingere la ripresa è soprattutto la produzione di autoveicoli, che è ha fatto segnare dei buoni risultati: tra gennaio e luglio di quest'anno la produzione è cresciuta del 44,2% rispetto ai primi sette mesi del 2014. Il settore degli autoveicoli, sottolinea il Centro Studi Promotor, è quello che secondo i dati sulla produzione industriale diffusi oggi dall’Istat fa registrare la crescita più sostenuta. La crescita della produzione industriale ha coinvolto nel mese di luglio tutti i principali settori produttivi, dall’energia (+7,1%) ai beni di consumo (+1%), dai beni intermedi (+0,6%) ai beni strumentali (+0,3%).  Buoni risultati in particolare nel settore auto, dove è aumentata del 44,9% rispetto allo stesso mese del 2014. Fra gennaio e luglio l'incremento è stato del 44,2% su anno.

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a luglio 2015, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+20,1%), della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+12,0%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+11,7%). Fanno registrare  segno negativo i settori dell'attività estrattiva (-5,0%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-2,4%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-0,8%).

Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, è soddisfatto ma mette un freno ai trionfalismi: "Speriamo che il dato odierno si confermi nei prossimi mesi. Comunque è sicuramente positivo. In effetti c'è un clima nuovo ma parlare di ripresa è ancora un po' arrischiato".

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