Jeremy Clarkson contro i transgender: “Sono dannosi”. Petizione per cacciarlo da Amazon
Jeremy Clarkson sempre al centro del dibattito in Inghilterra. L’ex conduttore di Top Gear nella sua rubrica della domenica sul Sunday Times ha definito i transessuali come "dannosi e ridicoli". Il giornalista di Doncaster ha scritto senza mezzi termini: "Ora dobbiamo rivolgere tutta la nostra attenzione alle persone che vogliono cambiare il loro nome da Stan a Loretta. Si comportano come i bambini: sognano sogni impossibili. Tu da adulto non li prendi sul serio. Non li porti neanche all'ospedale quando hanno 10 anni e dicono ‘Voglio essere una ragazza, puoi amputarmi il salsicciotto'?". Subito è partita l'indignazione delle associazioni inglesi che si battono per l’uguaglianza delle persone che hanno dichiarato: "Questo dimostra quanto lavoro ci resta da fare, tutto ciò è dannoso non solo per le persone trans ma anche per le loro famiglie". Le associazioni hanno subito dipinto le frasi di Clarckson come transfobiche ma il portavoce dell'ex conduttore di Top Gear nega che l'ironia del giornalista fosse orientata in quel senso: "Il suo articolo si è concluso con un appello per la comprensione e il sostegno per la terza opzione genere sui documenti ufficiali. Ci auguriamo che vengano considerate le sue argomentazioni prima di attaccarlo".
Ora è stata lanciata una petizione online che chiede al suo attuale datore di lavoro, ovvero Amazon, di mandarlo via immediatamente e finora ha raccolto quasi tremila adesioni. A lanciare l'appello è stato il sito web Planet Transgender che si è unito alle tante polemiche sollevate dalle pesanti dichiarazioni del giornalista sui transessuali. Non ci sono state dichiarazioni di Amazon su quanto accaduto e anche Jeremy Clarkson ha mantenuto il silenzio sulla vicenda.