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Jerez, Valentino Rossi: “Ho goduto lì, sul podio, in mezzo a loro, un po’ più in alto”

Il pesarese entusiasta di aver colto la prima vittoria stagionale in casa dei rivali spagnoli: “Lorenzo era attaccato coi denti, ma la moto si guidava bene e avevo più passo di lui. Quando li sentivo sempre più lontani, mi ha dato gran gusto”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / Getty
Valentino Rossi / Getty

Dominatore assoluto del Gp di Spagna, a Jerez, come non gli riusciva da un po’. Valentino Rossi batte Jorge Lorenzo e Marc Marquez in casa loro e accorcia le distanze in classifica iridata. Ora il pesarese è a soli 7 punti dal compagno di squadra e a 24 da Marquez che con 82 lunghezze mantiene la vetta del mondiale. L’obiettivo dichiarato, prima della partenza dalla pole, la numero 62 in carriera, era quello di evitare che Lorenzo tentasse la fuga nella prima parte di gara, ma è stato il Dottore a prendere in contropiede il compagno di marca, quando il maiorchino ha tentato l’attacco in curva 9. Da quel secondo giro, Rossi ha costruito un margine importante che è arrivato a toccare anche i quattro secondi, fino a quando i problemi di spin della gomma posteriore, lamentati non solo da Lorenzo, lo hanno portato ad amministrare il vantaggio fino alla vittoria, la numero 113 per il nove volte iridato.

È una vittoria che dà gusto – ha commentato Valentino Rossi ai microfoni Sky Sport – Non so perché ma mi aspettavo di essere competitivo. Forse era più una speranza che una cosa fondata. Ho lavorato bene con il team, ringrazio la Yamaha, ringrazio tutti i miei ragazzi. Sono stati fantastici. La mia moto era perfetta. Abbiamo lavorato bene con le gomme usate fin da venerdì. Poi ieri la pole, ma secondo me la cosa più bella è stata la gara

Grande partenza – analizza il pesarese – Sulla griglia il mio meccanico mi ha detto: ‘Primo, dalla prima all’ultima curva’. E io gli ho detto ‘Potrebbe essere anche una buona idea’. Sono partito bene e sono riuscito ad essere molto veloce e la cosa che mi ha dato più gusto è stato quando li sentivo sempre un pelo più lontani e dicevo ‘Ah, che bello’.

Prima della gara pensavo che Lorenzo sarebbe riuscito nei primi giri a starmi davanti, ma ero abbastanza tranquillo tra virgolette, perché sapevo che oggi avrebbe fatto fatica ad andare via. Però sai, quando il mio meccanico mi ha detto così…

Sono partito bene, sono entrato alla prima curva bene, e subito ho sentito che prendevo un po’ (di margine, ndr). Allora da lì ho detto ‘Ah bhé, visto che ci siamo, facciamo così’ anche perché arrivare all’ultima curva tutti insieme sarebbe stato pericoloso…

Il sorpasso di Lorenzo? Andavo forte dall’inizio, lo sentivo che era attaccato un po’ con i denti, quindi è stato un sorpasso molto coraggioso. Ma lo sapevo che dovevo subito incrociare, diciamo che ha provato un tiro da lontano, però mi sentivo bene. Nel primo giro avrei potuto fare un po’ meglio, ma avevo più passo io.

Lo scivolamento lamentato da Lorenzo sul dritto? A dieci, dodici giri dalla fine la gomma ha cominciato a sgommare sul rettilineo, ho avuto paura, infatti ho rallentato un po’ perché avevo paura che mi cominciasse a vibrare e mancavano ancora tanti giri. Mi era successo un po’ anche nelle prove ma in gara è stato un po’ peggio. Ma l’anteriore era buono, la moto si guidava bene, quindi facevo il rettilineo con un po’ meno gas, ma ero comunque abbastanza veloce.

Nel rettilineo dei box spinnava, solo lì. Nell’altro rettilineo dietro andava bene, però mi sono preoccupato perché arrivavo alla prima curva e la gomma era tutta calda, facevo fatica a non farla spinnare. Ma la cosa positiva è che nelle curve la moto si guidava bene.

Quanto è importante vincere qui a Jerez, a casa di Marquez e Lorenzo? Chiede il puntualissimo Giovanni Zamagni.

Molto, moltissimo – scherza Rossi – non so quanto importante, comunque ho proprio goduto a essere lì nel mezzo, sul podio, un po’ più in alto.

Un titolo per oggi? Dominatore solitario, sul cavallo con la fascia, di notte, da solo…

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