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Jorge Lorenzo, 46 giri al ritorno sulla Yamaha e subito incontro con Quartararo

Sceso in pista nel terzo e ultimo giorno di shakedown a Sepang, lo spagnolo ha chiuso con l’ottavo tempo il primo di test con il ruolo di collaudatore. Al box, attento ad ascoltare le sue prime impressioni, c’era il giovane francese che dal 2021 prenderà il posto di Valentino Rossi.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo, 32 anni, si confronta con Fabio Quartararo, 20 / Instagram
Jorge Lorenzo, 32 anni, si confronta con Fabio Quartararo, 20 / Instagram

A poco più di due mesi da quello che avrebbe dovuto essere il suo addio alla MotoGP, Jorge Lorenzo è tornato per la prima volta in sella ad un prototipo in una giornata speciale non solo per lo spagnolo. Per la Yamaha, che in seguito alla risoluzione anticipata del suo contratto con la Honda lo ha ingaggiato come collaudatore, si è trattato del ritorno in casa di quello che, ad oggi, è il suo ultimo pilota ad aver vinto il titolo con la M1. Jorge, iridato nel 2010, 2012 e 2015, è sceso in pista nel terzo e ultimo giorno di shakedown a Sepang e, dopo un paio di uscite senza forzare, ha riportato le prime impressioni a Silvano Galbusera, l’ex capotecnico di Valentino Rossi che da quest’anno è a capo del test team della Yamaha.

Subito incontro con Quartararo

Al box, oltre agli uomini della squadra, c’era anche il francese del team satellite SRT, Fabio Quartararo, che dal 2021 prenderà il posto di Rossi nel team ufficiale. Il 20enne di Nizza ha approfittato delle pause tra un run e l’altro per parlare con Lorenzo e conoscere in prima persona le sue sensazioni. In un video pubblicato nelle Instagram Stories dello spagnolo, Quartararo ascolta con attenzione la prima analisi di Jorge che, con le mani, sembra spiegargli qualcosa di ben preciso, forse riferito alla connessione tra l’apertura del gas e l’erogazione di potenza nella fase di accelerazione. Le immagini, che nella clip del confronto con Quartararo non hanno l’audio originale (sostituito da Friends di Marshmello & Anne-Marie) rivelano, in ogni caso, come tra i due si sia già instaurato un rapporto di confidenza tecnica in vista della futura collaborazione.

46 giri, segnale per Valentino?

Un dato curioso è stato quello relativo ai giri completati da Lorenzo, 46 tornate, chissà se un caso o preciso segnale indirizzato al suo storico rivale. Che, tra l’altro, molto presto ritroverà in pista, in quella sfida ad armi pari che si terrà a Barcellona, in occasione del GP di Catalunya che lo spagnolo dovrebbe disputare in qualità di wild card. Quanto invece al riscontro cronometrico, Jorge ha fatto segnare il suo miglior passaggio nelle fasi finali della giornata, chiudendo in 2’00.506, un tempo che, nonostante l’ottavo crono di giornata, è in linea al riferimento che fece segnare con la Honda nelle qualifiche dello scorso anno a Sepang. Un tempo che, comunque, è un bell’andare nel confronto con i migliori di giornata che, d’altra parte, avevano alle spalle altri due giorni di shakedown. Il best lap è andato nuovamente a una KTM, che dopo la doppietta del collaudatore Dani Pedrosa, oggi ha visto svezzare il titolare Pol Espargaro in 1’59.444. Alle sue spalle il fratello Aleix sull’Aprilia che ha contenuto il ritardo in meno di 2 decimi di secondo.

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