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Jorge Lorenzo e Marc Marquez, marziani a Silverstone

Testa a testa tra i due piloti spagnoli in una lotta tra gli extraterrestri del Motomondiale.
A cura di v.a.
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Sul tracciato inglese Jorge Lorenzo torna a essere quell’extraterrestre a cui ci aveva abituato lo scorso anno. Il majorquino della Yamaha riesce a tenere testa al 20enne della Honda, portandosi al comando già alla partenza. Lo attacca solo Marc Marquez, il fenomeno della Honda, che durante la gara cerca di passare Lorenzo, fino all’ultimo giro in una battaglia combattuta su un altro ritmo. Lorenzo mette sull’asfalto una lezione di motociclismo e chiude in testa la lotta con il connazionale. Riduce il gap in classifica da uno spaventoso Marc Marquez che era a pronto per la fuga. Non al 100% dopo la paurosa caduta nel warm up, con il secondo posto di Silverstone, lo spagnolo della Honda mantiene il suo vantaggio su Jorge che dall'altro pianeta promette battaglia.

Dall'altro pianeta – Jorge Lorenzo, con la placca di titanio alla spalla. Ormai parlare di quello che è accaduto in questa stagione al pilota della Yamaha è un percorso di due cadute e due operazioni che portano Jorge Lorenzo a centrare oggi, dopo quattro gare di digiuno, il primo gradino del podio. Situazione inversa per Marc Marquez. Dopo quattro vittorie consecutive il rookie della Honda a Silverstone è secondo, subito dietro a Jorge Lorenzo, in una pericoloso testa a testa nel quale quasi dimentica quella spalla lussata. Marc Marquez tira un grosso respiro e nei cambi di direzione non pensa al dolore e spazza via i record del circuito. Ma non riesce sull'extraterrestre Jorge Lorenzo, che oggi resta il miglior marziano in pista.

Sulla terra – È un ritmo insostenibile quello dettato in gara da Lorenzo e Marquez. Fermare il cronometro sul 2’02 basso ad ogni giro significa essere un passo avanti rispetto a Dani Pedrosa e Valentino Rossi. Lo spagnolo della Honda, dopo aver perso in partenza il contatto con il gruppo di testa, riesce nell’operazione recupero per portarsi alle spalle del rookie, ma nel finale di gara non ha quella marcia in più per passare i due connazionali. Diversa le situazione di Valentino Rossi, che non riesce a staccarsi dal gruppo degli inseguitori, con Alvaro Bautista e Cal Crutchlow. Poi la caduta, la quarta per Crutchlow in un weekend sfortunato, e la lotta per il quarto posto. Si diverte Rossi a “tenersi allenato” con lo spagnolo del Honda GO&FUN Gresini per chiudere ai piedi del podio. Risultati che in ottica campionato non solo da buttare ma che fanno restare Pedrosa e Valentino ancorati al pianeta terra.

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