Kaltenborn: “Ecclestone ha compreso i motivi della denuncia all’UE”
Force India e Sauber si sono opposte più volte alla distribuzione dei diritti commerciali in Formula 1 e hanno portato il caso davanti all'Unione Europea. A dispetto del punto di vista della società di Bernie Ecclestone, il direttore della Sauber Monisha Kaltenborn pensa che gli inglesi nutrono molta simpatia per i piccoli team: "Lui ha già espresso pubblicamente le sue opinioni e, se non ricordo male, ha detto che spera di strappare alcuni contratti in corso e di aver capito la nostra situazione. Posso solo ricordare di quello che ha detto in un'intervista, dove ha affermato di sapere perché stavamo facendo questo. Noi abbiamo provato a spiegarlo".
Bob Fernley, vice direttore della Force India e altro protagonista della vicenda, è più pessimista e ad Autosport ha affermato: "Penso che sia molto difficile prevedere cosa fa Bernie. Siamo sempre stati molto aperti con lui e penso che sia importante. Lui sa quello che non abbiamo mai amato e abbiamo condiviso delle opinioni con la Force India in materia. Siamo sempre stati molto trasparenti e non abbiamo nascosto nulla di quello che ci dava fastidio". Il dirigente della scuderia di Vijay Mallya ha proseguito parlando della decisione di ricorrere all'UE dicendo: "La decisione è stata molto difficile da prendere ma credo che ci siano sufficienti possibilità di risolvere per via amichevole la cosa. Abbiamo dovuto ricorrere ad un organismo indipendente e l'unico che può farlo è l'Unione Europea. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi risultato".
Infine Fernley ha provato a dare un consiglio alla CVC: "L’unico modo in cui può funzionare ora è che la CVC renda conto a un organo che ha il potere di portarli a svolgere il loro compito. Penso che 12 mesi di opportunità per correggere le cose, o almeno di cominciare a muoversi nella giusta direzione, siano più che sufficienti. Chiaramente questo non è accaduto e abbiamo bisogno di fare riferimento a un corpo che ha il potere per esaminare in modo indipendente".