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L’invasione delle Low-Cost

Sono la novità in fatto di automobili, alcune marchi hanno creato brand specifici, altri hanno rilanciato vecchi modelli a prezzi scontati, il tutto per accontentare le capacità economiche dei potenziali clienti.
A cura di Francesco Geremia
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Dacia Stepway

Le low-cost sono l’ultima novità in fatto di automobili. La crisi economica e i numerosi incentivi hanno notevolmente alzato le vendite di queste ultime. I costi ridotti di questi tempi così economicamente difficili sono un ulteriore incentivo per acquistare una nuova auto. Le grandi case lo hanno capito ed hanno dedicato a questo particolare segmento, vecchi modelli, auto di nuova costruzione ed addirittura dei marchi specifici.

L’esempio più lampante è la Dacia. Dacia è un marchio rumeno di proprietà della Renault, quest’ultimo con la Logan prima e la Sandero poi sta vendendo svariate migliaia di vetture nel vecchio continente, grazie soprattutto ad un prezzo invitante. Per avere la compatta Sandero a benzina o Gpl ci vogliono solo 5.850 euro (con rottamazione), prezzo basso dovuto agli interni spartani e dai pochi optional. In più Dacia è pronta al lancio di un Suv low-cost Stepway (nella foto), acquistabile per soli 10.150 euro, pronto a far concorrenza all’italo cinese DR5, Suv della casa molisana DR, anch’esso accompagnato da ottimi risultati di vendita.

Le altre case invece non stanno a guardare e suppliscano alla mancanza di un marchio specifico, con una serie di vecchie modelli rimessi a nuovo e rilanciati sul mercato a prezzi invitanti. È il caso della Fiat Punto Classic, la Peugeot 206 plus e la Clio Storia. In più sono attese per il prossimo anno la vecchia Citroen C3 venduta a prezzi di saldo, nonche la vecchia Fiesta, rimessa a nuovo sul davanti e reintrodotta nel mercato.

Francesco Geremia

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