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L’inquinamento del diesel diventa inchiostro: ecco come si ricicla il “veleno”

Un gruppo di ricercatori ha sviluppato una procedura capace di raccogliere le polveri sottili e trasformarle in inchiostro. Il pigmento dalla forte colorazione nera sarà utilizzato per differenti strumenti artistici.
A cura di Pietro Ginechesi
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Lo scandalo dieselgate ha rovinato la reputazione di quello che per anni si riteneva uno dei carburanti più efficienti. Il mercato automotive punta tutto sulla mobilità alternativa introducendo numerosi powertrain ibridi o completamente elettrici. Mentre i costruttori si allontanano dall'immagine di auto diesel avvolte da nubi nere, c'è chi punta a riutilizzare quel "nero". In India, un gruppo di ricercatori ha sviluppato un sistema capace di immagazzinare la fuliggine prodotta dai motori a combustione interna e trasformarla in inchiostro. Il progetto dei Graviky Labs punta a ripulire l'aria e convertire gli agenti tossici in un valido strumento a disposizione di tutti. Attualmente il progetto è ancora in fase sperimentale ed è stata avviata una campagna Kickstarter per finanziare l'operazione.

Kaalink, una lattina che immagazzina fuliggine

Air Ink
Air Ink.

Il lavoro del team dei Graviky Labs si basa su due tecnologie particolarmente interessanti. La prima riguarda un contenitore capace di "catturare" la fuliggine rilasciata dagli scarichi di qualsiasi veicolo. Si chiama Kaalink si presenta come un piccolo cilindro in acciaio disponibile in 5 taglie differenti, a seconda del tipo di terminale sul quale si vuole installare, che sia un'auto, un camion o un generatore di corrente. Kaalink contiene un sistema di cattura meccatronico capace di raccogliere le particelle di fuliggine.

Kaalink
Kaalink.

L'apparato è dotato di una serie di sensori che misurano la portata d'aria e regolano il processo di cattura in modo da impedire che la contropressione generi il ricircolo dei gas di scarico verso il motore. L'unità riesce a raccogliere il 95% dei particolati. La fuliggine è piena di piccole particelle nere prodotte dalla combustione incompleta del carburante fossile. Queste particelle sono larghe non più di 2,5 micrometri, circa 1/30 dello spessore di un capello, e possono raggiungere facilmente i polmoni provocando gravi malattie.

Con Air Ink la fuliggine diventa inchiostro

Installazione Kaalink
L'installazione del Kaalink è molto semplice.

L'idea principale è quella di rendere gli agenti inquinanti degli strumenti a disposizione degli artisti. Il progetto propone di ripulire l'aria e utilizzare la fuliggine come un inchiostro ad alto tasso di nero. Il materiale raccolto dai Kaalink viene trattato tramite un processo meccanico che elimina ogni traccia di vetro e metalli pesanti lasciando dei pigmenti grandi quanto granelli di polvere. Queste particelle costituiscono un pigmento che viene miscelato ad un olio vegetale dando vita all'inchiostro Air Ink. La quantità di olio utilizzato e la densità della miscela stessa varia in base al tipo di inchiostro che si vuole produrre. Attualmente l'Air Ink viene utilizzato per penne, pennarelli e vernice per esterni. Graviky Labs ha affidato il suo prodotto a differenti artisti, che hanno contribuito a realizzare inchiostri e vernici ad asciugatura rapida caratterizzati da una forte colorazione nera. Per ogni prodotto Air Ink viene specificato quanto agente inquinante è stato raccolto per realizzarlo:

  • Punta tonda 0.7 mm: circa 40 minuti di inquinamento di auto diesel
  • Punta tonda 2.0 mm: circa 50 minuti di inquinamento di auto diesel
  • Punta a scalpello 15 mm: circa 130 minuti di inquinamento di auto diesel
  • Punta larga 50 mm: circa 130 minuti di inquinamento di auto diesel
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