L’Unione Europea spinge per l’auto elettrica, pronti 23 milioni di euro
Sempre più elettrico e sempre meno benzina e diesel, questo sembra essere il monito dell’Unione Europea che spinge per l’utilizzo della tecnologia elettrica piuttosto che restare ancorati e dipendenti da carburanti sempre più cari e sempre più indispensabili. Serve un progetto che renda il futuro dell’auto elettrica credibile e non soggetto alle solite critiche ed è per questo che l’Unione Europea ha deciso di stanziare 23 milioni di euro per sostenere un progetto pilota che possa permettere alla trazione elettrica di decollare.
Tutti gli attori sono coinvolti, dalle città ai produttori di automobili, dai produttori di batterie e ricambi ai centri di ricerca, tutti sono chiamati a proporre un progetto che renda le infrastrutture di rifornimento dei veicoli elettrici standard, un po’ come avviene per i distributori di benzina e diesel. Ecco le “solite critiche”, la mancanza di distributori di energia elettrica per le automobili, problema che potrebbe avere conseguenze nefaste sul mercato delle auto elettriche.
Il destino della futura forma di mobilità sembra, almeno dai discorsi, essere già segnato da mille difficoltà. Non ultima giunge la notizia, paradossale in questo caso, che le auto elettriche potrebbero inquinare più rispetto ad auto o a benzina o a diesel. Serve un atteggiamento serio da parte dei costruttori affinché si impegnino a costruire auto che realmente inquinino poco e ci deve essere un atteggiamento cooperativo da parte dei governi per avviare una politica che valorizzi le zone di ricarica per le auto elettriche, problema che potrebbe influire non poco sul destino di questo settore.
Eugenio Tinto