La Cina dichiara guerra a diesel e benzina, si va verso la messa al bando progressiva
La Cina potrebbe presto imitare Francia e Regno Unito dichiarando guerra alle auto diesel e benzina: il governo, infatti, sta valutando l'idea di mettere a punto un piano articolato in più passi per arrivare, nei prossimi decenni, a vietare la commercializzazione delle vetture a combustibili fossili. A renderlo noto è stato il viceministro dell'Industria Xin Guobin che, durante un forum dedicato allo sviluppo dell'industria automobilistica, ha svelato di guardare con interesse a veicoli intelligenti, puliti ed elettrici.
Nel 2025 un quinto delle auto sarà green
La strategia del governo cinese è quella di ridurre progressivamente la percentuale di vetture inquinanti che circolano all'interno dei propri confini. Secondo quanto riferisce anche la Reuters, la tabella di marcia aggiornata dovrebbe prevedere veicoli elettrici – o ibridi – in misura pari all'8% del totale nel 2018, salendo poi al 10% l'anno successivo e al 12% nel 2020 arrivando così, nel 2025, ad avere un quinto delle auto vendute totalmente green. Un programma ambizioso che ricalca i programmi studiati da altri paesi europei come, appunto, Francia e Gran Bretagna.
Un programma che punta a raggiungere un doppio risultato: prima di tutto c'è l'aspetto ambientale, riducendo i livelli di inquinamento – arrivati a livelli insostenibili – e di arginare, per quanto possibile, il cambiamento climatico. Il secondo, invece, è legato principalmente a motivazioni economiche con il prezzo del petrolio destinato asalire sempre più anche in vista della possibilità di esaurimento nel lungo periodo. Proprio per questo la Cina sta già pensando di mettere a disposizione delle aziende che sceglieranno di produrre auto a zero impatto ambientale degli incentivi. Quello che sta per mettere in atto il governo cinese è un processo lungo, ma che potrebbe presto essere preso a modello da altre nazioni: diesel e benzina sono destinati ad essere soppiantati, prima o poi, dalle auto elttriche.