La continua evoluzione della mobilità: dal car sharing al taxi
Non c'è più da meravigliarsi quando si parla di app connesse alla mobilità, anzi. La tecnologia e le applicazioni connesse ai servizi di mobilità hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni e questo non può che essere positivo per il momento che viviamo. Siamo partiti dal car sharing, ai margini e inizialmente con pochi riscontri, ma ora anche i taxi potranno migliorare il servizio grazie ad una app. La risposta al servizio Uber si chiama mytaxi, che è stata acquistata dalla Daimler che gestisce Car2go, e per il momento funziona solo a Milano. Si scarica l’applicazione sullo smartphone dall'Apple store, Google Play o dal sito web, e la corsa è servita. Una volta registrati è possibile prenotare la macchina e vedere altre informazioni, come la foto e il nome del conducente, la targa e il modello dell'auto. Grazie a quest'app è possibile chiamare il taxi, visualizzarlo sulla mappa, pagare e dare il voto al tassista: tutto questo è possibile grazie a mytaxi.
L'applicazione nata nel 2009 è stata accolta in maniera tiepida ma oggi è stata scaricata 10 milioni di volte e coinvolge 45.000 taxi in oltre 40 città del mondo fra Germania (la sede di mytaxi è ad Amburgo), Austria, Svizzera, Polonia, Spagna e Stati Uniti.
Per invogliare all'utilizzo della app, mytaxi ha preparato una campagna di incentivi: fino al 17 maggio qualunque corsa costerà la metà e chi consiglia a un amico di scaricare l’applicazione riceve un buono da 15 euro. Fino al 30 settembre l’uso dell’app è gratis per i tassisti ma per il prosieguo la società si è detta pronta a discutere con i diretti interessati per le strategie di pagamento.