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La crisi del petrolio minaccia il Gran Premio dell’Azerbaijan

Il crollo del petrolio scuote l’economia azera e il Gran Premio di Baku potrebbe essere a rischio.
A cura di Vito Lamorte
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Il primo Gran Premio di Formula 1 per le strade di Baku, capitale dell'Azerbaijan, previsto per giugno 2016, non sembra avere una grande stabilità economica. In effetti, l'economia è scossa dalla caduta del prezzo del petrolio. Durante le prime tre settimane di gennaio 2016, i prezzi sono scesi ancora di più del 25% ad una cifra che ricorda la crisi finanziaria del 2008 e, nello stesso periodo, la moneta di Azerbaijan ha perso il 30% del suo valore. Addirittura alcuni prevedevano che la banca centrale avrebbe avuto una rapida caduta e  così alcuni leader del paese avrebbero chiesto la cancellazione della gara. Ali Hasanov, consigliere presidenziale, all’agenzia di stampa statale AzerTAc, ha dichiarato: "L’Azerbaijan è un paese che vive di petrolio. I prezzi del petrolio e dei prodotti petroliferi si sono ridotti di un terzo rispetto all’inizio del 2015. Ciò significa che anche i  ricavi del nostro paese si sono ridotte di un terzo".

Anche l'economista Natig Jafarly ha affermato che le autorità azere potrebbero pensare alla cancellazione della corsa: "Devono tagliare i costi sul bilancio dello Stato. Di solito il prezzo del petrolio è di 50 dollari al barile, attualmente è inferiore ai 27. Il modo migliore per risparmiare soldi in questo momento è quello di cancellare il Gran Premio e i Giochi  islamici  in programma nel 2017″.

Dopo le indiscrezioni di un possbile addio di Pastor Maldonado alla Renault per le difficoltà della compagnia PDVSA a garantire la cospicua sponsorizzazione che ha potuto elargire negli ultimi anni, ecco un'altra possibile defezione nella Formula 1 del 2016. Come finirà?

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