La Dodge Viper ed i problemi di sicurezza
Ad una manciata di anni dalla sua uscita di produzione la Dogde Viper continua a far parlare di sè. La splendida vettura sportiva americana in questi giorni è infatti al centro di una serie di polemiche riguardanti soprattutto la sicurezza che essa garantisce ai suoi passeggeri. Il problema è spuntato dopo la morte di un ragazzo di nome Davide Rovelli, figlio di uno degli imprenditori musicali più noti del nostro paese ovvero: Enrico Rovelli.
Il fatto è stato anche trattato dal sito della nota rivista Quattroruote che riporta anche le dure parole del padre della vittima che ha accusato pesantemente la Dodge per via della scarsa sicurezza della Viper: "È una macchina troppo pericolosa, ho litigato con lui per dieci anni perché non la comprasse. Tre mesi fa ho ceduto. Avrei dovuto litigare altri dieci anni". Il signor Rovelli ha poi proseguito: "Le Viper sono macchine pericolose, molto potenti, difficili da controllare. In questi giorni ho parlato con una donna che aveva il perso il figlio anche lei, sempre con una Dodge. È intollerabile".
Il problema più grave della Viper è la mancanza dell'ESP che nel caso specifico dell'incidente avrebbe potuto limitare i danni. C'è anche da dire che l'urto è avvenuto lateralmente producendo uno degli incidenti più grave che possa verificarsi (ricordiamo che l'impatto laterale è uno dei test più difficile da superare nelle prove NCAP), su una superficie stradale che in quel momento poteva essere non perfettamente aderente. Resta quindi il solito quesito sull'utilità di super macchinoni nell'uso stradale quotidiano, auto che garantiscono super prestazioni ma tal volta tralasciando l'aspetto sicurezza.
Francesco Geremia