La Ferrari presenta il turbo, si chiamerà 059/3
Il motopropulsore che la Scuderia Ferrari utilizzerà nella stagione 2014-2015 è stato presentato oggi a Maranello, all'interno del padiglione della logistica e si chiamerà "059/3". Una sigla che sarà bene imparare a memorizzare e che racchiude una tecnologia all'avanguardia che rispecchia in pieno i nuovi regolamenti che entreranno in vigore con il prossimo mondiale. A presentare le caratteristiche e le potenzialità del "power unit", anche in questo caso il nome nuovo con cui verranno chiamati i tradizionali motori, è stato Luca Marmorini davanti ad un parterre di selezionati giornalisti italiani e stranieri in presenza del Presidente Luca di Montezemolo.
Il Direttore Motori ed Elettronica è entrato immediatamente nei particolari dell'"anima" che darà vita alla nuova monoposto dalle ambizioni mondiali: "È un progetto molto complesso, su cui lavoriamo da due anni. Ci sarà un motore a combustione da 1600 cc turbocompresso con una portata della benzina limitata a 100 chilogrammi per gara, il che significa che più efficienza ci sarà più potenza sarà disponibile. Al turbocompressore sarà collegato un motore elettrico che fungerà anche da generatore, permettendo così di recuperare energia anche dai gas di scarico. Un secondo motore elettrico permetterà, così com'è avvenuto finora, di recuperare energia dalla frenata ma avrà una potenza pari circa al doppio rispetto a quello attuale". Dettagli tecnici che si aggiungono al sistema di controllo elettronico che subirà delle modifiche ancora più sofisticate per rispondere al meglio al "regolamento nuovo, una sfida affascinante, che pone grande enfasi sul recupero dell'energia e sull'efficienza della propulsione".
Marmorini nell'occasione ha anche ringraziato l'intero staff che ha lavorato al progetto: Mattia Binotto (vicedirettore motori ed elettronica), Enrico Gualtieri (affidabilità motore), Guido Di Paola (progettazione motore), Dave Salters (sperimentazione), Daniele Zecchetti (sviluppo sistemi avanzati), Stefano Lovera (elettronica) e Thierry Baritaud.