La FIA apre a modifiche per i punti sulla Superlicenza
Le regole per aver accesso alle Superlicenze sono state indicate dall'ultimo Consiglio Mondiale della FIA e tra i punti principali di esse ci sono il raggiungimento della maggior età ed il possesso di una regolare patente di guida. Sembravano aver messo d'accordo tutti dopo le critiche per l'ingaggio di Max Verstappen da parte della Toro Rosso ma a creare qualche problema sono state le tabelle dei punteggi diffuse nei giorni scorsi. I criteri per avere accesso alla Superlicenza stabiliscono che bisogna totalizzare 40 punti in un trienno nelle categorie minori, ma a dare dubbi sono state le classificazioni dei vari campionati da parte della Federazione. A chiedere maggiori spiegazioni sono stati quelli della Renault, che hanno parlato della Formula Renault 3.5 e la Formula Renault 2.0, messe un gradino sotto rispetto all'Europeo di Formula 3 e alla Formula 4.
La FIA, attraverso le parole di un suo portavoce ad Autosport, ha chiarito che la tabella attuale serviva a fissare dei canoni certi ma in futuro potrebbero essere rivisti: "Abbiamo definito un quadro robusto per le condizioni di accesso alla Superlicenza. Per quanto riguarda il sistema di punti, è abbastanza naturale che di anno in anno potranno essere fatte alcune modifiche". Lo stesso portavoce ha aggiunto: "I criteri con cui è stato definito il sistema di punteggio non sono relativi solo alle performance sportive dei vari campionati. C'erano anche altri fattori di cui dovevamo tenere conto come organo regolatore. Abbiamo ascoltato la reazione della Renault, ma anche di altre parti coinvolte. Come ho spiegato prima, l'esperienza che accumuleremo con la nuova struttura della Superlicenza, ci servirà per regolare il sistema dei punti in futuro".
Il caso Schumacher
Intorno alle nuove regole della Superlicenza si era acceso un dibattito che vedeva protagonisti alcuni illustri piloti che non avrebbero potuto prendere parte al campionato di Formula 1. Il portavoce della Fia ha parlato delle nuove norme e del caso Schumacher: "Uno degli obiettivi del nuovo sistema di superlicenza introdotto era quello di limitare la moltitudine di eccezioni. Ovviamente, e il caso di Michael Schumacher del 2010 lo era, in caso di eccezioni considerevoli c'è comunque la possibilità di consultare il Consiglio mondiale".