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La Formula 1 cambia: lo Strategy Group propone il ritorno dell’effetto suolo

I rappresentanti delle scuderie hanno cercato di mettere sul tavolo delle nuove idee riguardanti l’incremento delle prestazioni e l’opportunità di aumentare il numero di sorpassi.
A cura di Vito Lamorte
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Vetture più performanti grazie ad un maggior carico aerodinamico. Questo sembra essere il tema principale discusso durante lo Strategy Group tenutosi nei giorni scorsi. La riunione che si è tenuta tra tutti i rappresentanti delle scuderie li ha visti impegnati a elaborare nuove idee riguardanti l’incremento delle prestazioni e l’opportunità di aumentare il numero di sorpassi e una delle idee sulle quali si sono soffermati è "l’effetto suolo", ovvero la generazione di carico aerodinamico grazie al fondo vettura con l'ala anteriore ridotta al minimo. La proposta è di tornare ad una configurazione del fondo simile a quella utilizzata fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, quando le monoposto erano fornite dei condotti venturi e delle celebri "minigonne".

Il vice Team Principal della Force India, Robert Fernley, alla rivista britannica Autosport ha provato a spiegare cosa porterebbe il cambiamento: "Al momento l’ala anteriore ha la funzione di regolare tutto il flusso che viene indirizzato sotto la macchina. Come potete vedere si tratta di elementi molto complessi da realizzare in fase di progettazione e che forniscono gran parte delle prestazioni della vettura, anche se poi queste ultime vengono penalizzate quando ci si trova a seguire da vicino un’altra auto. Ciò che vorremmo fare entro il 2017, con lo scopo di migliorare la performance, è creare quello che io definirei come un moderno effetto suolo. Non realizzeremo delle macchine simili a quelle viste in passato, ma vetture che seguiranno ugualmente lo stesso principio. In tal senso non si dovrebbero venire a creare dei problemi nel momento in cui si stanno seguendo le altre monoposto, quindi tutto ciò dovrebbe favorire i sorpassi. Di conseguenza l’ala anteriore diventerà più un componente utile all’assetto, piuttosto che uno strumento la cui funzione è quella di generare carico aerodinamico".

Anche il Racing Director della McLaren-Honda, Eric Boullier, ha detto la sua: "Avendo la possibilità di contare su un maggiore effetto del fondo è possibile recuperare la perdita di carico aerodinamico, che risulta così più facile da gestire. L’ala anteriore è così complicata che se si cambia solo di due millimetri l’incidenza di un flap si perde deportanza al posteriore. Cambiando filosofia, con l’adozione di un sistema che privilegia il carico aerodinamico generato nella parte inferiore della monoposto, le cose migliorerebbero. Questo è il motivo per cui ci sarà un mutamento per quanto riguarda il corpo vettura, con un’ala posteriore più bassa e ampia, che potrà aiutare a riequilibrare la macchina senza doversi concentrare sull’appendice anteriore".

Dallo Strategy Group è chiara l'indicazione che se la Formula 1 vuole ritrovare la spettacolarità di un tempo i regolamenti, pur non cedendo nulla sul fronte della sicurezza, vanno profondamente rivisti.

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