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La Formula 1 merita davvero questo “teatrino”?

Perchè la massima categoria del motorsport ha perso tutto il suo appeal? Le scelte fatte dalla governance e dai team sembrano andare sempre in controtendenza rispetto alle aspettative e ai desideri dei tifosi.
A cura di Vito Lamorte
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Cosa sta succedendo alla Formula 1? Perchè non piace più? Sono le domande che si sentono più spesso quando si parla della massima categoria del motorsport. Una volta il Mondiale di Formula 1 era l'appuntamento che ogni amante di motori aspettava con grande ansia mentre oggi si parla solo dei problemi che ha il circus nel rapportarsi con i fan e della mancanza di appeal. Cambiamenti di regole da parte della FIA, nuove formule imposte dalla Pirelli e alcune scelte fatte dai team hanno portato nel baratro uno sport che non sembra capace di rialzarsi più. Come se non bastasse il caos che circonda la F1, nel primo weekend il nuovo format di qualifiche messo in campo dalla FIA si è rivelato un boomerang. Ma andiamo per gradi perchè c'è una simpatica curiosità dietro tutto quello che sta succedendo.

Il sondaggio GPDA

Lo scorso anno venne redatto e pubblicato un sondaggio globale della Grand Prix Drivers’ Association, indirizzato ai tifosi e appassionati della Formula 1 che avrebbero dovuto fornire un’importante fotografia del loro punto di vista sul circus. Oltre 200mila utenti da 194 paesi differenti hanno risposto e hanno dato un chiaro segnale ai vertici della Federazione tanto che gli aggettivi più utilizzati per definire la Formula 1 sono stati: costosa, tecnologica e noiosa. Da non sottovalutare un dato: solo il 18% ha affermato di gradire l'inversione dell’ordine in griglia di partenza o il cambiamento della formula delle qualifiche.

Le qualifiche e la lettera

Qualche settimana prima dell'inizio della stagione 2016 i team di Formula 1 hanno deciso all'unanimità un nuovo format per le qualifiche soprannominata "sedia rovente". La nuova regola, che prevede sostanzialmente una sorta di eliminazione a catena in cui il pilota più lento dovrà abbandonare la pista, è stata subito criticata dai molti piloti e addetti ai lavori. Inizialmente si era profilato uno spostamento alla gara di Barcellona, per addolcire il cambiamento e mettere a posto tutta la macchina organizzativa, ma poi il Consiglio ha deciso di far partire la nuova formula dal primo weekend di gara. Il risultato delle qualifiche è stato disastroso: negli ultimi 5 minuti nessuna macchina in pista e scuderie già proiettate alla gara e alla strategia delle gomme. I Team Principal si riuniscono e pensano di tornare alla formula del 2015 già dalla seconda gara ma la Commission F1 respinge questa possibilità. Nel frattempo la GPDA, l'associazione dei piloti di F1, scrive una lettera alla FIA e prende posizione nei confronti della governance: "Vogliamo la ristrutturazione della dirigenza". Anche Bernie Ecclestone è d'accordo con i piloti ma non ha preso bene le critiche personali.

Si parla di far riavvicinare le persone alla Formula 1 ma poi si va sempre nella direzione opposta. Invece di prendere delle idee dal sondaggio GPDA dello scorso anno, i vertici della F1 sembra stiano cercando di far cadere definitivamente il circus nel dimenticatoio. Un esempio: l'unica cosa che i fan non avrebbero toccato erano le qualifiche e puntualmente il cambiamento è arrivato proprio lì. Mancanza di appeal, cambiamenti nel regolamento a distanza di poco tempo dall'inizio del Mondiale, incertezza sulle decisioni da prendere nell'immediato futuro. Uno sport in balia delle onde. Sembra di assistere sempre allo stesso spettacolo. E non stiamo parlando di quello in pista.

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