La Francia copia il “tutor” all’Italia
Sembrerebbe proprio di sì, che la Francia abbia preso spunto da una intuizione italiana e se ne sia appropriata, per raggiungere lo stesso scopo per il quale il tutor è stato istallato su gran parte della rete autostradale italiana: ridurre le morti causate dall’alta velocità Si chiamerà Radar tronçon, e funzionerà come il tutor italiano, calcolando la velocità media sperando di ridurre la sinistrosità stradale.
Lorenzo Borselli dell'Asaps, associazione amici polizia stradale, tra lo stupito e il compiaciuto commenta la notizia: “il tutor insomma funziona davvero: lo dimostra l'abbassamento della mortalità, quasi miracoloso, nei tratti di Autostrade per l'Italia sui quali l'Xfactor della Sicurezza Stradale è entrato in esercizio. Funziona così tanto che ce lo copiano. Eh sì: per una volta siamo noi a fare scuola, anche in un paese che, su questo fronte, è in trincea da un pezzo e che di polvere, finora, ce ne ha fatta mangiare parecchia”.
Malgrado l’annuncio che fece Nicolas Sarkozy poco dopo la sua elezione a presidente, cioè di ridurre gli incidenti e le relative morti, in Francia i sinistri stradali sono ancora molti, e dalle parole dell’onorevole Georges Mothron, deputato all'assemblea nazionale, si evince che il sistema tutor “è preferibile a quello della che rileva la velocità istantanea perché meno pericoloso del sistema attualmente in esercizio, perché non incita gli automobilisti che viaggiano a velocità eccessive a compiere brusche frenate in prossimità delle postazioni radar fisse”.
Il progetto Radar tronçon non prenderà il via non prima dell’inizio del 2011.