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La Francia dichiara guerra alle auto diesel

Dopo anni di incentivi che hanno favorito l’acquisto di piccoli diesel, il Governo francese fa retromarcia e assicura un orientamento verso il trasporto sostenibile.
A cura di Valeria Aiello
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Come parte di un più ampio sforzo ambientale che sarà lanciato dal prossimo anno, il primo ministro francese Manuel Valls ribalta decenni di politiche statali volte a incentivare la diffusione del motore diesel. “È stato un errore, bisogna progressivamente ritornare sulla decisione con intelligenza e pragmatismo”. Così, durante il discorso conclusivo della Conferenza ambientale, il capo del Governo annuncia un progetto di legge volto a sviluppare politiche a favore dei veicoli più puliti.

Diffusione del diesel e danni alla salute

In Francia circa il 64% delle vetture immatricolate nei primi 9 mesi del 2014 hanno motore diesel e l’80% del combustibile che finisce nei serbatoi francesi è gasolio: numeri che fanno riflettere il Governo francese alla luce di un nuovo studio sulla qualità dell’aria di Parigi condotto dal CNRS di Orleans negli ultimi 3 semestri. I dati hanno evidenziato come le polveri sottili di diametro compreso da 0,2 a 1 micron emesse dai motori diesel e dalle stufe a gasolio fossero totalmente fuori controllo lo scorso inverno, confermando le conclusioni dei principali studi del settore che stimano in circa 42.000 le morti premature in Francia, di cui 1400 solo nella capitale, e che secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea dell’ambiente raggiungono quota 400.000 decessi in Europa (dati 2011).

Nuova classificazione delle auto

Per penalizzare le auto diesel senza danneggiare le fasce più modeste della popolazione, Valls ha promesso un “sistema di identificazione dei veicoli in funzione delle loro emissioni inquinanti” che “aiuti le comunità a sviluppare politiche che favoriscano i veicoli più puliti” non ricorrendo quindi a un aumento del prezzo dei carburanti, sebbene il Governo abbia annunciato un aumento della tassa sul consumo dei prodotti energetici. Alle parole del primo ministro fanno eco quelle del ministro dell’ecologia francese che assicura che le nuovi disposizioni verranno inserite nel prossimo progetto di legge: “Se diamo un impulso forte ed eliminiamo il vantaggio competitivo dei diesel, ci si orienterà sul trasporto sostenibile e daremo un impulso all’auto elettrica”.

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