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La guida autonoma non esiste (ancora) e non salva gli incoscienti

Nel maggio 2016, l’ex Navy Seal Joshua Brown perse la vita in un grave incidente a bordo della sua Tesla in modalità Autopilot. Un rapporto di 500 pagine ricostruisce gli attimi prima dell’impatto e scagiona il brand di Elon Musk.
A cura di Pietro Ginechesi
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la Tesla Model S di Joshua Brown dopo l'incidente che gli è costato la vita. @California Highway Patrol

La guida autonoma è attualmente uno dei temi più discussi nel mondo automotive ed il suo approdo su strada è ormai un'imminenza. I costruttori presentano sistemi di sicurezza sempre più avanzati e le auto acquisiscono sempre più autonomia in strada. Uno dei brand in prima linea su questo fronte è Tesla: il sistema Autopilot in dotazione sulle vetture elettriche di Elon Musk fornisce un avanzato apparato di guida semi-autonoma. Uno dei casi che hanno dato forti argomentazioni al dibattito è l'incidente, fatale, che coinvolse Joshua Brown il 7 maggio 2016.

Diversi segnali acustici. La Tesla di Brown, in modalità Autopilot, andò a schiantarsi contro un rimorchio causando la morte dell'ex Navy Seal. Dopo numerose indagini, la National Transportation Safety Board (NTSB) ha pubblicato un esaustivo rapporto di 500 pagine che aiuta a fare chiarezza sui fatti sul grave incidente. Secondo il rapporto, il sistema di guida semi-autonoma Autopilot avrebbe richiamato l'attenzione del guidatore con avvisi acustici circa sei volte per esortarlo a riprendere il controllo della vettura.

Auto a guida autonoma
Il futuro dell'auto sta nella guida autonoma?

Tesla scagionata. Il rapporto segnala che, in 37 minuti di marcia, le mani del conducente hanno toccato il volante per soli 25 secondi. Un dato molto importante che evidenzia un comportamento incauto e scagiona Tesla ed il suo Autopilot. Le 500 pagine "raccontano" gli ultimi istanti prima dell'impatto e i sistemi di bordo hanno registrato come ultima azione del guidatore la regolazione del cruise control a 74 miglia orarie, il tutto su un tratto dove il limite è di 65 miglia orarie. Non vi è stata alcuna frenata prima dell'impatto. Attualmente le vetture di produzione non sono capaci di guidare in completa autonomia: i sistemi di assistenza forniscono un ottimo supporto in situazioni pericolose ma è sempre richiesta l'attenzione del guidatore.

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