La mappa segreta della città dove Google prova l’auto a guida autonoma

Che ne dici di svoltare in Toretto Way? Una volta lì, potremo prendere la McFly Way per raggiungere la panoramica DeLorean Avenue. Poi si potrebbe fare un giro in Kitt Road, fino alla Bullit Avenue. Se le indicazioni sono queste, ci sono buone probabilità di essere al “volante” di una delle auto a guida autonoma di Google. Ebbene sì, il gigante della tecnologia ha giocato con i nomi di strade, vie e viali, ispirandosi a famose auto sportive e a film come Ritorno al futuro per il campus dove conduce i test della propria auto senza conducente. Soprannominato Castle, dal nome dell’ex base di Atwater, in California, la Castle Air Force Base, in onore al pilota abbattuto nella seconda guerra mondiale, il sito venne dismesso dopo la Guerra Fredda dal governo, che lo aprì a fini commerciali. Dal 2014 Google, prima con 60 acri, poco più di 24 ettari, oggi estesi a circa 100, mette alla prova le sue future auto senza pilota e forma i propri collaudatori.
Il giornalista e scrittore statunitense Steven Levy ha avuto la possibilità di sedersi sul sedile anteriore di uno dei veicoli senza pilota che Google utilizza per i collaudi, per un giro al Castle come collaudatore: un’esperienza che di solito prevede una richiesta, un’intervista e un corso di quattro settimane, ma che la società gli ha concesso dopo un’intensiva lezione di base.
Ci sono strade disposte come in quartieri periferici e semi-urbane; ci sono rampe e incroci a T. Un semaforo, un tratto di autostrada. Un simulatore di pioggia. Anche una rotatoria. L'unica struttura simile si trova alla University of Michigan’s Mcity di Ann Arbor, dove Ford mette alla prova i propri veicoli autonomi. L’impostazione è simile, con Mcity in vantaggio di una galleria simulata – scrive Levy.
Nella prima settimana del programma di formazione, i collaudatori raggiungono il percorso per un'esperienza al chiuso. Partono con lezioni in classe, prima di passare al Castle. In un primo momento, completano una semplice crociera, ma con il procedere della settimana, le condizioni di guida diventano "piccanti" – per usare la terminologia del gruppo utilizza per descrivere scenari sempre più impegnativi. I collaudatori condividono il percorso con mezzi di trasporto guidati da umani, inclusi auto e bici, prese in prestito dalla sede della società.
Al ritorno dalla città del futuro, Levy ha portato con sé la mappa di Castle, che mostra quanta attenzione le strade siano state disposte e opportunamente denominate, nonché l’omaggio che Google rende a cinema e ai motori che hanno fatto sognare intere generazioni di appassionati. Sulla mappa si leggono nomi come Gordon Grove Avenue, Fury Road, McQueen Lane piuttosto che Knight Drive, il Cavaliere Oscuro. L’autostrada, invece, collega la Generale Lee alla Lauda Lot, e poi ancora l’Eleanor Avenue, la Lil' Sebastian Lane, la Thunderbird Drive, la turbina Avenue, Karr Road, la Bigfoot Bypass, Challenger Drive. Davvero per tutti i gusti.