La meglio gioventù della Formula 1, ecco i campioni del domani

L'addio di Nico Rosberg, che ha annunciato il ritiro dopo aver conquistato il titolo mondiale ad Abu Dhabi, ha lasciato la Mercedes e la Formula 1 intera senza il proprio campione del mondo dando il via, di fatto, a un processo di ricambio generazionale che si verificherà nei prossimi anni. Insieme al tedesco, anche Felipe Massa e Jenson Button hanno salutato e, tra non molto, piloti del calibro di Fernando Alonso e Kimi Raikkonen potrebbero annunciare il loro addio. Alle loro spalle, però, c'è un nutrito gruppo di giovani emergenti pronti a sostituirli.
Max Verstappen
Figlio d'arte, l'olandese ha la velocità nel sangue. Il padre è un ex pilota di Formula 1, la mamma una campionessa di kart: il piccolo Max non poteva che essere un predestinato. Il debutto nella massima serie del motorsport arriva nel 2015 a soli 18 anni grazie alla Toro Rosso con la quale corre anche i primi 4 GP della stagione 2016, quella che lo consacra nell'Olimpo dei grandi: con la scuderia di Milton Keynes, al suo debutto, è già capace di scrivere la storia. Nel GP di Spagna, infatti, si aggiudica la vittoria diventando il pilota più giovane di sempre – il record precedente apparteneva a Sebastian Vettel – a salire sul primo gradino del podio. L'olandese, nonostante la giovane età, non si fa certo intimorire dagli avversari più esperti come dimostrano i duelli con i ferraristi Raikkonen e Vettel o il sorpasso all'esterno al campione del mondo Nico Rosberg in Brasile, manovra che gli è valsa per il terzo anno consecutivo il riconoscimento per l'"azione dell'anno". Un predestinato.

Pascal Wehrlein
Un anno da rookie è bastato per far capire le proprie qualità, Pascal Wehrlein è pronto a spiccare il volo. Il tedesco classe '94 è uno dei candidati principali per sostituire Nico Rosberg in Mercedes, il giovane pilota della Manor non ha paura di bruciarsi. Nato da padre tedesco e madre delle Mauritius, il giovane Wehrlein si è messo in luce nel campionato DTM: una stagione trionfale la sua, quella del 2015, in cui si laureò campione – il più giovane nella storia della categoria – grazie a due vittorie e 5 podi. L'impresa gli valse l'ingaggio come pilota Manor, scuderia con la quale ha debuttato nella stagione appena conclusa, e portando l'unico punto mondiale, ottenuto in Austria. Wehrlein, però, è nel giro Mercedes dal 2014 e quest'anno è sceso in pista spesso per testare gli pneumatici in configurazione 2017 proprio con la scuderia di Brackley. Il tedesco sogna il ritorno a casa, con la Mercedes potrebbe diventare il favorito alla conquista del titolo mondiale.

Esteban Ocon
Una carriera ancora tutta da costruire, ma già importante: Esteban Ocon non vuole perdere tempo, il suo obiettivo è il bersaglio massimo. Partito dalle serie minori, il francesino ha vinto sia in Formula 3 europea che in Gp3; il primo contatto con la Formula 1, però, è datato 2014. E' la Lotus a offrigli un sedile, ad appena 18 anni, durante le prime prove libere del Gp di Abu Dhabi. Il circus ha ormai schiuso le sue porte al giovane transalpino che, nel 2016, riesce anche da ottenere il primo incarico da pilota ufficiale, sostituendo Rio Haryanto alla Manor. Gli bastano 9 gare per farsi notare, l'offerta giusta arriva dalla Force India che lo sceglie per sostituire Nico Hulkenberg, passato in Renault. Quella con la scuderia di Vijay Mallya è la sua grande occasione, difficile che Ocon se la lasci scappare.

Lance Stroll
Il canadese dovrà prima di tutto togliersi di dosso l'etichetta di "raccomandato di talento" che tanti gli hanno già attaccato addosso. Colpa del padre Lawrence, magnate che ha fatto la sua fortuna tra finanza e marchi alla moda, spendendo una fortuna per far arrivare il figlio in Formula 1: la ricchezza c'è, ma sotto la tuta il giovane Stroll ha molto di più. Lo ha già dimostrato nelle serie inferiori conquistando Formula 4, Toyota Racing Series e Formula 3, tutte al primo colpo. Adesso è la Wlliams ha deciso di puntare su di lui, sperando anche nel precedente illustre: l'ultimo canadese a sedere sulla vettura britannica fu Jacques Villenueve che nella stagione d'esordio chiuse 2° per laurearsi campione del mondo in quella successiva. I 18 anni appena compiuti non lo spaventano, le investiture degli addetti ai lavori, che in lui vedono il prototipo del campione del futuro, neanche: il giovane Lance vuole solo dimostrare il proprio talento.

Carlos Sainz jr
Lo spagnolo è considerato ormai un veterano, ma a giocare dalla sua parte è l'anagrafe. Figlio del grande Carlos Sainz, campione del mondo dei rally, il pilota della Toro Rosso ha solo 22 anni. Il suo approccio alla Formula 1 è datato 2013 quando prende parte ai test di Silverstone con la Red Bull, ripetendosi poi nel 2014 ad Abu Dhabi. La stagione d'esordio è quella 2015, i primi punti con la Toro Rosso arrivano subito, in Australia, dove nonostante un problema riesce a concludere nella top ten. A metterlo in ombra è il confronto con l'altro figlio d'arte, Max Verstappen, ma quando l'olandese si trasferisce in Red Bull per sostituire Daniil Kvyat, lo spagnolo brilla di luce propria: i risultati sono lì a testimoniarlo, fino alla pausa estiva il giovane Carlos era stabilmente nei primi dieci. Il finale di stagione non è stato dei più esaltanti, ma quello che inizierà a fine marzo potrebbe essere l'anno della svolta.
