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La moto posseduta da un fantasma che si accende da sola: Indian richiama 3 mila unità

La National Highway Traffic Safety Administration ha richiamato 3.300 veicoli a due ruote che, per effetto della corrosione sulle componenti interne all’interruttore che innescava un cortocircuito elettrico, si accendevano in maniera autonoma.
A cura di Matteo Vana
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La moto prende vita da sola, come ci fosse un fantasma all'interno del motore: è questo il problema che si sono trovati ad affrontare i motociclisti americani che avevano acquistato veicoli della Indian. Sono molti i biker che hanno assistito impotenti all'accensione autonoma e del tutto improvvisa della propria moto tanto da mettere in allarme le autorità americane che sono dovute correre ai ripari richiamando i mezzi.

Sono 3.300 le moto coinvolte

Un'anomalia decisamente strana quella capitata a diversi motociclisti americani; ad accorrere in loro soccorso è arrivata la NHTSA – la National Highway Traffic Safety Administration, l'agenzia governativa degli Stati Uniti che si occupa di tutelare e salvaguardare la sicurezza dei trasporti e sulle strade – che ha specificato come il problema sia da ricercare nell‘effetto della corrosione sulle componenti interne all'interruttore che finisce, poi, con il provocare un cortocircuito elettrico e innescando, di conseguenza, lo start. Ad essere interessati dal richiamo sono state 3.300 unità con vari modelli coinvolti come Chief, Chief Classic, Chief Dark Horse, Chief Vintage, Chieftain, Chieftain Classic, Chieftain Dark Horse, Chieftain Elite, Chieftain Limited, Springfield e Springfield Dark Horse.

I rischi di questo problema, oltre allo start indesiderato che consuma carburante, è quello della dispersione di monossido di carbonio attraverso lo scarico, potenzialmente pericoloso per la salute delle persone soprattutto se il mezzo si trova parcheggiato all'interno di un ambiente chiuso, come ad esempio il garage di casa. Ai possessori dei modelli citati l'azienda del Minnesota ha già consigliato di non perdere tempo e portare appena possibile la moto in un'officina autorizzata o presso un rivenditore per eliminare il problema alla radice, con una semplice sostituzione della parte difettosa in modo del tutto gratuito.

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