La MotoGP interviene sugli airbag, mai più un caso Pirro: cambia il regolamento
Airbag obbligatorio anche per i piloti iscritti al un Gran Premio come wild card: la MotoGP interviene per evitare che possa verificarsi un nuovo caso come quello di Michele Pirro al Mugello. Nel terribile incidente di due settimane fa il pilota italiano e collaudatore Ducati non indossava l’airbag, non obbligatorio per le wild card fino a un massimo di due eventi iridati. A partire dal 2018 le tute dei piloti di tutte le classi del Motomondiale devono essere dotate di sistema airbag e, ad oggi, la sola eccezione era rappresentata proprio dai piloti wild card e i sostituti un titolare, sempre fino a un massimo di due eventi iridati.
Cambia il regolamento airbag
Considerate le conseguenze terribili a cui ha rischiato di andare in contro Pirro che, fortunatamente, domenica è riuscito a tornare nel paddock per assistere da spettatore al Gp d’Italia, la Gp Commission ha ritenuto pertinente apportare alcune modifiche al regolamento, estendendo, con effetto immediato, l’obbligo di tuta con sistema airbag per tutti piloti wild card, come previsto dall’attuale regolamento per i piloti sotto contratto. Dovranno quindi iniziare ogni sessione con una tuta con sistema di airbag funzionante ed in linea con gli standard FIM. A partire dal Gran Premio d'Austria, l’obbligo verrà esteso anche alle wild card delle categorie Moto2 e Moto3. La sola eccezione resta quella dei piloti che sostituiscono un titolare, per i quali l’obbligo scatta a partire dal secondo evento iridato. La GP Commission ha inoltre approvato due wild card in vista del Gp di San Marino e Riviera di Rimini e ufficializzato la partecipazione al round di Misano di Michele Pirro con il team Ducati e Stefan Bradl con Honda HRC.