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L’Italia s’è desta, la prima in Qatar è un inno al tricolore delle moto

Dovi e Ducati da Mondiale, irriducibile Rossi. Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione iridata della MotoGp può scalzare il dominio spagnolo.
A cura di Valeria Aiello
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È iniziata come atteso, con Andrea Dovizioso che alza al cielo il trofeo del Qatar, prima vittoria di un mondiale che si prospetta di grandi soddisfazioni per il forlivese e la Ducati. Dopo tre secondi posti consecutivi, per DesmoDovi è arrivata la prima vittoria in Qatar, la diciottesima perla in carriera, la nona in MotoGP, conquistata in volata dopo l’ennesima battaglia contro Marc Marquez. Un risultato che riporta la Ducati sul gradino più alto del podio del Qatar per la prima volta dal 2009 dopo nove lunghi anni di digiuno dall’ultimo dei tre successi consecutivi targati da Casey Stoner.

Dovizioso e Rossi sul podio del Qatar / Getty Images
Dovizioso e Rossi sul podio del Qatar / Getty Images

Il mondiale riparte da dove lo avevamo lasciato, dal duello tra i due rivali che regalano spettacolo fino all’ultimo giro, con Marquez che tenta l’assalto all’ultima curva e Dovizioso che replica incrociando la traiettoria in una manovra che ha ricordato quelle viste in Austria e Giappone 2017. “Non pensavo ci provasse un’altra volta” ha detto Dovizioso dopo la gara, convinto nei suoi mezzi ma incredulo davanti alla medesima strategia dello spagnolo. “Mi ha battuto un’altra volta” gli fa eco lo spagnolo che ha lottato non pensando nemmeno per un attimo di accontentarsi. Una reazione lucida, impeccabile, dalla precisione chirurgica, quella di Dovizioso, dopo una gara tattica che fino al nono giro lo ha visto viaggiare nel gruppo degli inseguitori ma ricucire lo strappo dal gruppo di testa negli ultimi giri. E se queste sono le premesse, stando ben attenti a non dare giudizi netti dopo una sola gara, l’inizio è certamente promettente per Borgo Panigale.

Irriducibile Rossi

Grandissimo anche Valentino Rossi. Anche se è vero che il Dottore è sempre andato fortissimo in Qatar, per il pesarese il podio di oggi non era per nulla scontato. Partito dall’ottava casella, Valentino ha fatto di tutto per non perdere il contatto con il gruppo, correndo rischi pazzeschi per rimanere attaccato al duo di testa Zarco-Marquez che nella prima metà gara ha dettato il ritmo. Risultato di tenacia per il Dottore, terzo al traguardo per il secondo anno consecutivo in Qatar, che festeggia nel migliore dei modi il rinnovo del contratto per altri due anni con la Yamaha. “Perché la Yamaha mi ha rinnovato? Forse perché hanno rispetto per le persone anziane” scherza una volta sceso dal podio. Più indietro il compagno di squadra Vinales, sesto, lontano dalle prestazioni con cui un anno fa entusiasmava al suo esordio in Yamaha.

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